Vietati i botti di alloouin a Ravenna!


Apprendiamo dall’inossidabile gruppo “Ravenna in comune” del divieto di usare botti in occasione della cosiddetta festa di “allouin” (scusate l’inglese maccheronico) ; la notizia è “buona” ; un detto che abbiamo ereditato dalla saggezza popolare dice “meglio piuttosto che niente”; né sul tema nessuno può rivendicare forme di copirait (ancora inglese maccheronico) ; tuttavia :

  • In varie occasioni il sindaco di Ravenna ed altre istituzioni hanno ricevuto inviti a disporre il divieto d’uso di botti e fuochi artificiali; la nostra ultime pec al sindaco di Ravenna è del 21 luglio 2024; a questa pec non ha fatto seguito nessuna risposta ; forse dopo la candidatura a presidente della regione converrebbe rispondere ?
  • Anche la Procura di Ravenna ha ricevuto da noi sollecitazioni analoghe: abbiamo sostenuto e sosteniamo la ipotesi che l’uso di certe merci si configuri come “getto di cose pericolose”: anche qui nessuna risposta; l’art.374 del codice penale è stato sospeso o congelato? Mistero; eppure che il lancio di botti e fuochi non costituisca “getto di cose pericolose” è davvero insostenibile vista la mole disponibile di dati scientifici !
  • Adesso la giunta comunale di Ravenna vieta : e va bene; ma solo per il 31 ottobre/1 novembre ?
  • Non si è ancora compreso che la strada da seguire è quella del bando totale di produzione, commercializzazione e uso?
  • Sulla questione in Italia sono sorti gruppi e associazioni che chiedono lo stop a queste “manifestazioni” ma non ci
    risultano intenzioni o programmi nella direzione giusta da parte del ceto politico ; se non andiamo errati neanche i
    parlamentari italiani che si dichiarano ecologisti (più o meno) hanno presentato un progetto di legge chiaro che dica :
    divieto di produzione, commercializzazione e uso …come si spiega questa inerzia?
  • Certo non sarebbe sufficiente presentare un progetto di legge molto probabilmente destinato a non essere messo
    all’ordine del giorno per la discussione e destinato ancora più probabilmente ad essere respinto da una maggioranza
    parlamentare che include un partito che ha nel simbolo… la fiamma dei botti …e che voterebbe contro anche per un fatto nostalgico…

Rimane alla base della proposta di bando una domanda semplice e ovvia; si sta sviluppando in tutto il pianeta un movimento ecologista cerca di “far capire” alla controparte che occorre ridurre i profitti per salvare la terra dal baratro; ma se , come in questo caso dei botti, addirittura si sperperano risorse per inquinare e persino le amministrazioni pubbliche fanno finta di non capirlo , allora la strada è abbastanza in salita.

Da decenni divulghiamo dati sui rischi, anche mortali, sui danni all’ambiente, alla salute umana e animale connessi a produzione e uso dei fuochi artificiali; da decenni senza demonizzare i fuochi li indichiamo come una merce nociva, mortale e inquinante ma anche come punta più visibile di un grande iceberg di altre merci altrettanto o ancor peggio mortifere (in primis i sistemi d’arma) la cui produzione deve essere abolita.

Va bene dunque la delibera della giunta di Ravenna : ma la dobbiamo estendere a tutto l’anno, a tutte le circostanze a rischi e a tutto il mondo a partire al prossimo capodanno 2025 per andare contestualmente a svelare tutto l’iceberg a cui appartengono.

Per la giunta di Ravenna: vista questa decisione come dobbiamo interpretare il “silenzio” precedente o addirittura il sostegno all’uso dei fuochi in occasioni precedenti (notte rosa, s.Apollinare, sagre locali e parrocchiali ecc.) : una conversione sulla via di Damasco in vista delle elezioni regionali ? Speriamo che la via per Damasco non sia bloccata da una frana…

Vito Totire

Portavoce circolo “Chico” Mendes (aderente a RETE NAZIONALE LAVORO SICURO ) via Polese 30 40122 Bologna
Ravenna-Bologna, 28.10.2024

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