L’olocausto israelo-statunitense a Gaza continua per il 394° giorno. UNICEF: in 2 giorni, l’esercito israeliano ha ucciso oltre 50 bambini a Jabalia. Bilancio: 43.341 morti accertati e 102.105 feriti
InfoPal. L’olocausto gazawi ad opera delle forze coloniali genocide sioniste, armate e sostenute da USA ed Europa, è entrato domenica nel 394° giorno.
Nelle ultime 24 ore, l’esercito di occupazione israeliano ha effettuato attacchi su case, obiettivi civili e centri di accoglienza in diverse aree di Gaza, uccidendo 27 persone e ferendone 86, secondo i dati del ministero della Salute.
La campagna genocida su larga scala dell’esercito israeliano nel nord della Striscia di Gaza, in particolare a Jabalia e Beit Lahia, è entrata nel 30° giorno: le sue forze continuano a bombardare intensamente case e rifugi e ad attaccare i civili.
Secondo fonti locali, almeno otto persone, tra cui una donna e quattro bambini, sono state uccise e altre sono rimaste ferite quando i droni israeliani hanno bombardato un gruppo di cittadini accorsi in loro soccorso alla rotatoria di al-Tahliya, a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza.
Gli operatori della protezione civile hanno evacuato i corpi di tre martiri, una madre e i suoi due figli, in seguito a un attacco aereo israeliano nei pressi della moschea Hamza, nell’area di Khirbet Adas, a Rafah, nel sud.
Un attacco israeliano a una casa nella parte orientale di Rafah, al mattino, è costato la vita a un cittadino e ne ha feriti altri due.
Un altro attacco israeliano a una casa appartenente alla famiglia di an-Najjar, nel quartiere al-Jarn, nel nord, ha ucciso tre civili, tra cui una madre e il suo bambino.
Sei persone sono state uccise e altre sono rimaste ferite o sono state dichiarate disperse in seguito a un attacco israeliano a una casa appartenente alla famiglia Warsh Agha, nella città di Beit Lahia, nel nord.
L’esercito israeliano ha anche bombardato una casa appartenente alla famiglia Abul-Auf, nel quartiere di Tal al-Hawa, a sud-ovest della città di Gaza, uccidendo e ferendo diverse persone.
Sono state segnalate altre vittime in diverse aree di Gaza in seguito ad attacchi aerei, di artiglieria e con armi da fuoco israeliani, ieri sera e oggi.
UNICEF: l’esercito israeliano ha ucciso oltre 50 bambini a Jabalia in due giorni
La direttrice esecutiva dell’UNICEF, Catherine Russell, ha affermato che l’esercito israeliano ha ucciso oltre 50 bambini in attacchi mortali a Jabalia, nella Striscia di Gaza settentrionale, nelle ultime 48 ore.
“Questo è stato un fine settimana mortale di attacchi nella Striscia di Gaza settentrionale. Nelle ultime 48 ore, oltre 50 bambini sono stati uccisi a Jabalia, dove gli attacchi hanno raso al suolo due edifici residenziali che ospitavano centinaia di persone”, ha affermato Russell in una dichiarazione di sabato.
“E questa mattina, il veicolo personale di un membro dello staff dell’UNICEF che lavorava alla campagna di vaccinazione contro la poliomielite è stato colpito da quello che crediamo essere un quadrirotore mentre guidava attraverso Jabalia – Elnazla. L’auto è stata danneggiata. Fortunatamente, il membro dello staff non è rimasto ferito, ma è rimasto profondamente scosso”, ha affermato Russell.
“Nel frattempo, almeno tre bambini sono rimasti feriti in un altro attacco nelle vicinanze di una clinica a Sheikh Radwan, mentre era in corso una campagna di vaccinazione contro la poliomielite.
“Gli attacchi a Jabalia, alla clinica per le vaccinazioni e al membro dello staff dell’UNICEF sono ulteriori esempi delle gravi conseguenze delle aggressioni indiscriminate ai civili nella Striscia di Gaza”.
“Assieme al livello orribile di morti infantili nel nord di Gaza a causa di altri attacchi, questi eventi più recenti si uniscono per scrivere un altro capitolo oscuro in uno dei periodi più bui di questa terribile guerra.
“I civili e le strutture civili, compresi gli edifici residenziali, così come gli operatori umanitari e i loro veicoli, devono sempre essere protetti in conformità con il diritto umanitario internazionale.
“Eppure questi principi vengono violati più e più volte, lasciando decine di migliaia di bambini uccisi, feriti e privati dei servizi essenziali necessari per la sopravvivenza.
“Gli attacchi ai civili, compresi gli operatori umanitari, e a ciò che resta delle strutture e delle infrastrutture civili di Gaza devono cessare. L’intera popolazione palestinese nel nord di Gaza, in particolare i bambini, è a rischio imminente di morte a causa di malattie, carestia e dei bombardamenti in corso”.
Il funzionario dell’UNICEF ha chiesto a Israele di avviare un’indagine immediata sulle circostanze dell’attacco al suo membro dello staff e di agire per ritenerne responsabili gli autori.
“L’UNICEF chiede inoltre agli stati membri di usare la loro influenza per garantire il rispetto del diritto internazionale, dando priorità alla protezione dei bambini. È giunto il momento di porre fine a questa guerra”.
(Fonti: Quds Press, Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza; Euro-Med monitor; credits foto e video: Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza e singoli autori).
Per i precedenti aggiornamenti:
https://www.infopal.it/category/operazione-spade-di-ferro-genocidio-a-gaza
https://www.infopal.it/category/ciclone-al-aqsa
https://www.infopal.it/category/palestina-media-e-geopolitica-approfondimenti-e-analisi
3/11/2924 https://www.infopal.it/
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