CRISI STELLANTIS: SERVE LOTTARE PER UN’INDUSTRIA PUBBLICA DELLA MOBILITA’
COMUNICATO STAMPA
“Le recenti dimissioni dell’amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares, con tanto di vergognosa buonuscita, – ha dichiarato il segretario regionale piemontese del PRC-SE, Alberto Deambrogio – hanno rivelato, una volta di più, la profondità della crisi di quel gruppo, in modo particolare nel nostro Paese e nella nostra regione. Ora si fanno illazioni su chi dovrà guidare l’azienda, ma io non credo che un nuovo manager sia in grado di risolvere gli attuali problemi”.
“In ambito mondiale nei primi nove mesi del 2024 la casa automobilistica già degli Agnelli ha venduto il 15% di vetture in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Come noto i problemi del gruppo sono caratterizzati da prodotti invecchiati, prezzi elevati, assenza dal mercato asiatico, che oggi conta per il 60% di quello globale, espandersi della concorrenza cinese, debolezza nel settore dell’auto elettrica (a partire dalla scelta negativa dell’osannato Marchionne), nonché evanescenza nel prossimo salto tecnologico dell’auto a guida autonoma”.
“In questo contesto l’attuale governo cerca di indurre la società a produrre di più in Italia, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Per altri versi cerca pure di premere su produttori cinesi affinché si insedino da noi, ma allo stesso tempo, con strategia deleteria, si schiera in sede europea per i dazi alle vetture cinesi, ostacolando pure gran parte degli investimenti di questi ultimi. Lo stato italiano con i finanziamenti erogati negli anni alla Fiat l’avrebbe potuta rilevare più di una volta. Il tema è, oggi, non solo quello di avere una classe dirigente con la schiena diritta, ma anche in grado di elaborare una politica industriale all’altezza dei tempi. A nostro avviso la possibilità più promettente rimane quella di sviluppare grandi accordi di collaborazione con i produttori cinesi, integrando fortemente le produzioni”.
“In Occidente – ha continuato Deambrogio – si sta mettendo in discussione l’acquisto di auto e tra i giovani si sta determinando una certa, giusta, freddezza per quel prodotto. Se si guarda al nord Europa, si nota un incremento notevole dei servizi pubblici di trasporto: tutto depone per un sempre minore uso dell’auto individuale”.
“Quel che oggi serve, anche per dare un futuro credibile a lavoratrici e lavoratori – ha concluso Deambrogio – è dunque un attore pubblico in grado di cucire positivamente le migliori opzioni e alleanze produttive in pieno rispetto dell’ambiente. Di nuovo, come già facemmo anni fa, riproponiamo un ruolo pubblico forte in grado di cogliere appieno le possibilità di partnership internazionali sul terreno tecnologico e produttivo, nonché per sviluppare lo specifico della mobilità collettiva, oltre l’auto individuale. In ultimo, ma non per importanza, voglio ricordare che il futuro della nostra industria e di quella europea è messo a repentaglio dalle scelte suicide di chi ha imposto, ahimè con successo, un allentamento dei rapporti con la Russia e in prospettiva con la Cina. Chi sostiene la guerra, la compagine di governo, ma anche il PD per esser chiari, sta lavorando anche all’affossamento della nostra economia, imponendole costi energetici esorbitanti”.
4 dicembre 2024
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!