GAZA. Truppe israeliane circondano l’ospedale “Kamal Adwan”, decine di morti a Beit Lahiya
Gaza – The Palestine Chronicle. Ecco cosa sappiamo finora dell’assalto israeliano all’ospedale Kamal Adwan e dell’escalation della crisi umanitaria a Gaza.
Venerdì mattina presto, le forze di occupazione israeliane hanno preso d’assalto l’ospedale Kamal Adwan a Beit Lahia, nel nord della Striscia di Gaza, evacuando con la forza il personale medico e i pazienti e trattenendo un gran numero di persone presenti nell’ospedale, hanno riferito i media palestinesi.
I detenuti, compreso il personale medico, sono stati portati in una località non rivelata.
Il direttore dell’ospedale, il dottor Hussam Abu Safiya, ha rilasciato una dichiarazione che descrive in dettaglio le atrocità che si stanno svolgendo all’interno dell’ospedale e nelle sue vicinanze.
Catastrofico.
Descrivendo la situazione all’interno e nei dintorni dell’ospedale come “catastrofica”, il dottor Abu Safiya ha riferito di decine di vittime, tra cui quattro membri dello staff medico dell’ospedale.
“L’unica équipe medica che stava effettuando operazioni era quella della delegazione medica indonesiana, che è stata la prima ad essere costretta ad andarsene verso un posto di blocco”.
“Le forniture mediche si stanno esaurendo e le vittime sono centinaia”, ha aggiunto, riflettendo sulle dimensioni della tragedia.
Descrivendo la sequenza degli eventi, il direttore dell’ospedale ha detto: “All’inizio c’è stata una serie di attacchi aerei sui lati nord e ovest dell’ospedale, accompagnati da un fuoco pesante e diretto, che fortunatamente non ha provocato alcun ferito all’interno dell’ospedale”.
“Poi siamo stati sorpresi da due persone che sono entrate nell’ospedale con un altoparlante, ordinandomi di evacuare tutti i pazienti, gli sfollati e il personale medico nel cortile dell’ospedale e di portarli con la forza al posto di blocco”, ha proseguito il dott. Abu Safiya.
Ha anche raccontato che gli è stato chiesto di assicurare una scorta per ogni paziente e sfollato per aiutare l’evacuazione, per poi descrivere come, al mattino, si sono svegliati con centinaia di corpi morti e feriti nelle strade che circondano l’ospedale.
“I generatori di ossigeno sono stati presi di mira durante la notte e ora ci sono solo due chirurghi senza esperienza a disposizione per operare i pazienti”, ha aggiunto il dott. Abu Safiya, affermando che sono stati costretti a iniziare le operazioni nonostante la loro mancanza di esperienza, poiché 20 feriti avevano bisogno di cure urgenti.
Il capo medico ha invitato le organizzazioni per i diritti umani e le istituzioni internazionali ad agire immediatamente per salvare tutto ciò che può essere salvato a causa dei “ripetuti crimini di guerra che sono diventati una routine quotidiana per l’occupazione”.
Contemporaneamente, le forze israeliane hanno demolito un blocco residenziale vicino all’ospedale, uccidendo almeno 30 palestinesi e ferendone altre decine. L’esplosione ha anche causato ingenti danni nell’area.
Da quasi due mesi, l’ospedale Kamal Adwan è sotto stretto assedio da parte delle unità israeliane di invasione, che hanno bloccato l’ingresso di forniture mediche, cibo, personale e ambulanze, impedendo di fatto all’ospedale di operare normalmente.
Oltre alla brutale aggressione israeliana all’ospedale Kamal Adwan, le forze israeliane hanno espulso con la forza una delegazione medica indonesiana che stava fornendo assistenza alla struttura.
Dopo aver preso d’assalto l’ospedale, le forze israeliane hanno ordinato alla delegazione di andarsene, interrompendo il vitale supporto medico che stava offrendo ai pazienti in mezzo all’escalation della carneficina israeliana.
Nessun avvertimento.
Richard Peeperkorn, rappresentante dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per i Territori Palestinesi Occupati, afferma che l’ospedale nel nord di Gaza è ancora minimamente operativo dopo essere stato colpito da un attacco israeliano.
“Non c’è stato alcun avviso ufficiale o ordine di evacuazione prima del bombardamento dell’ospedale, ma solo voci che hanno diffuso il panico”, ha aggiunto.
Peeperkorn ha sottolineato: “Circa 12 mila pazienti in tutta Gaza hanno ancora bisogno di un’evacuazione medica, solo 78 sono stati evacuati”.
Secondo l’OMS, il fatto che l’attacco all’ospedale sia avvenuto appena una settimana dopo che le autorità israeliane avevano facilitato l’ingresso di un’équipe medica di emergenza indonesiana è particolarmente preoccupante.
Sotto zero.
Nel frattempo, il dottor Marwan al-Hums, direttore degli Ospedali da campo di Gaza, ha dichiarato in un comunicato di venerdì che “i servizi nel nord di Gaza sono arrivati sotto zero a causa della brutale aggressione sionista nell’area”.
“L’occupazione continua a bombardare l’ospedale Kamal Adwan e i suoi dintorni usando droni quadcopter”, ha dichiarato, definendo gli attacchi come palesi violazioni di “tutte le norme e le leggi internazionali”.
Il dott. al-Hums ha invitato “le delegazioni mediche a entrare a Gaza per trasmettere il messaggio e la realtà al mondo”, osservando che “la situazione nel sud di Gaza e nella regione centrale non è meno grave di quello che sta accadendo nel nord”.
Porre fine all’inazione.
In una dichiarazione di venerdì, il movimento di resistenza palestinese Hamas ha condannato duramente il bombardamento e l’assalto all’ospedale Kamal Adwan da parte di Israele, che “segna una significativa escalation nella campagna di pulizia etnica e di sfollamento forzato in corso”.
“Esortiamo l’Organizzazione Mondiale della Sanità a inviare una commissione internazionale per indagare sulle violazioni commesse contro l’ospedale Kamal Adwan e il sistema sanitario in generale”, si legge nella dichiarazione, che aggiunge: “Chiediamo alla comunità internazionale di porre fine al suo modello di inazione e di adottare misure immediate e decisive per fermare le continue violazioni dell’occupazione contro il nostro popolo”.
Genocidio in corso.
In spregio ad una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che chiedeva un cessate il fuoco immediato, Israele ha affrontato la condanna internazionale per la sua continua e brutale offensiva su Gaza.
Attualmente sotto processo davanti alla Corte internazionale di giustizia per genocidio contro i palestinesi, Israele sta conducendo una guerra devastante su Gaza dal 7 ottobre.
Secondo il ministero della Salute di Gaza, 44.612 palestinesi sono stati uccisi e 105.834 feriti nel genocidio in corso a Gaza dal 7 ottobre 2023.
Inoltre, almeno 11 mila persone sono irreperibili, presumibilmente morte sotto le macerie delle loro case in tutta la Striscia.
Israele afferma che 1.200 soldati e civili sono stati uccisi durante l’operazione “Ciclone di al-Aqsa” del 7 ottobre. I media israeliani hanno pubblicato rapporti che suggeriscono che molti israeliani sono stati uccisi quel giorno da “fuoco amico”.
Le organizzazioni palestinesi e internazionali affermano che la maggior parte delle persone uccise e ferite sul lato palestinese sono donne e bambini.
La guerra israeliana ha provocato una grave carestia, soprattutto nel nord di Gaza, che ha causato la morte di molti palestinesi, soprattutto bambini.
L’aggressione israeliana ha anche provocato il dislocamento forzato di quasi due milioni di persone da tutta la Striscia di Gaza, con la stragrande maggioranza degli sfollati costretti nella città meridionale di Rafah, densamente affollata e vicina al confine con l’Egitto, in quello che è diventato il più grande esodo di massa della Palestina dalla Nakba del 1948.
Più tardi, durante la guerra, centinaia di migliaia di palestinesi hanno iniziato a spostarsi dal sud al centro di Gaza, alla costante ricerca di sicurezza.
Traduzione per InfoPal di F.L.
7/12/2024 https://www.infopal.it
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