L’apatia sul genocidio
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Quanto esprimo di seguito non è archiviabile come classica opinione politica perchè sono parole di rabbia, di pancia, e come è noto alle menti lucide esprimersi di pancia invece che con il cervello è sempre un’accentuazione emotiva della realtà dei fatti che si vorrebbero affrontare con le parole, ma c’è sempre una prima volta, e questa è riferita ai fatti in Palestina. orrendi fatti che fanno delle parole di pancia una inconfutabile verità.
La pancia è sempre stata una fonte di tanti eventi di protesta di strati popolari, non sempre genuini perchè iniziati dalla spinta di opportunismi corporativi, e quindi di strumentalizzazione di soggetti politici, guarda caso lontani dalle condizioni di vita della collettività.
Si può parlare di pancia sul massacro del popolo palestinese? Credo di si se ci caliamo nell’immaginario del loro vissuto sotto l’aggressione degli israeliani, attenzione, aggressione fatta di massacri di sfruttamento del lavoro, di segregazione razziale (apartheid, come in Sud Africa fino al 1993 e negli Stati Uniti durante i secoli XIX e XX. Aggressione genocida che non è iniziata a ottobre dello scorso anno ma 75 anni fa, subito dopo l’invenzione dello Stato di Israele da parte dell’occidente occupando, rubando, i territori dei palestinesi.
La verità di quanto successo il 7 ottobre 2023 è da riscrivere interamente e, purtroppo, la storia ufficiale ci impiegherà diversi decenni per far venire alla luce del sole. Come la storia dell’attacco islamico alle Torri Gemelle, perchè nessuno ci ha ancora spiegato come mai le due nazioni militarmente più tecnologiche si siano state “sorprese” da entità classificate come terroristiche, quindi non da potenti eserciti nemici ma da “quattro gatti” di nemici che loro stessi, USA e Israele, hanno indotto all’odio e alla guerra.
Ad esempio, sulla brutale aggressione ai cittadini israeliani il 7 ottobre 2023 è noto una verità inconfutabile: l’organismo israeliano Shin Bet (l’agenzia di intelligence per gli affari interni dello stato di Israele, una delle tre principali organizzazioni per la sicurezza, assieme ad Aman e al Mossad) avvisò Netanyahu dell’attacco del 7 ottobre molte ore prima che iniziasse. Domanda, perchè non è stato impedito, come sarebbe stato facile per Israele? Forse perchè si voleva una scusa per scatenare la guerra totale al popolo palestinese?
Domanda retorica la mia, perchè è evidente che la copertura politica e militare (invio di armi ad un esercito già potentissimo) degli USA e dell’Europa sarebbe stata immediata dopo quell’aggressione a cittadini inermi. Ma in fatto di “prove” per scatenare guerre di aggressioni a Stati e popoli sovrani la storia del novecento è stracolma: oltre alle già citate Torri Gemelle, ricordate la boccetta che presentò in mondovisione il segretario di Stato americano Colin Powell, affermando che si trattava di arma chimica che fu la “prova” per aggredire per aggredire l’Irak e fare oltre due milioni di morti civili, (a dire di Tony Blair, uno dei responsabili di quel crimine di massa, quindi si può dedurre che i morti sono molti di più)?
E tutta la servitù comunicativa, della grossa stampa e delle TV si mise a servizio di quella bufala; falsità criminale che lo stesso Powell chiarì un decennio dopo che si trattava di una boccetta di acqua!
Potrei anche citare le oltre 60 guerre di aggressione militare (nonchè di sostegno attivo a colpi di Stato) scatenate dagli USA dal 1948 ma potete scovarle su Internet.
Invece di far parlare la pancia, come ho premesso all’inizio, sono ricaduto nella razionale analisi politica dei poteri politici che hanno nel loro DNA il principio criminogeno? Certo che si, però concordate che la rabbia è meglio indirizzata e la pancia è più obbiettiva se cìoè un minimo di conoscenza dei fatti?
Ora, posso esprimere la mia rabbia per l’apatia di grossa parte del popolo, evito di citare il silenzo di buona parte degli intellettuali democratici, di fronte alla catastrofe umanitaria e sanitaria che sta avvenendo in Palestina? Si assiste impotenti, al limite sconvolti, allo sterminio di un intero popolo dopo la seconda guerra mondiale con la Shoah del nazismo e del fascismo!
Posso esprimere la mia rabbia, anche di pancia oltre che di testa, di fronte alla delinquenziale narrazione che viene fatta di questo genocidio da parte della stampa e delle televisioni?
Mi chiedo come è possibile che di fronte all’annientamento di oltre 60 mila persone, con migliaia di bambini e donne: la distruzione di miglia di case, di ospedali, di scuole, di accampamenti di profughi, della violenza di banditi israeliani, chiamati coloni, non ci sia una sollevazione dell’opinione pubblica (la famosa gente comune della società civile) e si delega ai giovani più sensibili, agli studenti, alle organizzazioni politiche, piccole dopo decenni di massacro istituzionale della democrazia, la civiltà. Il residuo di civiltà italiana.
Franco Cilenti
editoriale del numero di dicembre 2024 del mensile Lavoro e Salute
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