Morte sul lavoro a Rubiera

“L’Italia NON E’ UN PAESE SICURO “ è una repubblica non fondata sul lavoro ma sulla strage di lavoratori

Pieno sostegno allo sciopero dei lavoratori ferroviari indetto per il 13dicembre 2024

La spirale di morte nei luoghi di lavoro in Italia non si arresta; lo abbiamo detto anche dopo la strage di Calenzano: mentre il governo attualmente in carica e alcuni magistrati discutono se Egitto e Bangladesh sono “paesi sicuri” (ovviamente il nostro punto d vista è vicino a quello epsresso dai magistrati), IL GOVERNO SI OSTINA A NON PORSI UN ALTRO INTERROGATIVO AL QUALE NON SIAMO NELLO STATO D’ANIMO DI RISPONDERE CON CONVIZIONE: E LA RISPOSTA E’ NO, L’ITALIA DUNQUE NON E’ UN PAESE SICURO, almeno per i lavoratori e per i cittadini; è dunque deceduto un altro lavoratore ferroviario Guglielmo Maiello di 57 anni ; la dinamica evoca quella della morte di Attilio Franzini (47 anni) a s. Giorgio di piano (Bologna) ed evoca pure, inevitabilmente, la strage di Brandizzo (Torino) ; questo significa che neanche le stragi riescono ad imprimere una effettiva svolta nelle politiche di prevenzione; non si è neanche attenuata la ondata di morte e di vero panico a livello sociale per la strage nel deposito ENI di Calenzano (Firenze) che tocca ai lavoratori ancora una volta di ricorrere allo sciopero per difendere il diritto alla sopravvivenza; gli scioperi dovrebbero essere uno strumento in mano ai lavoratori per migliorare la loro condizione ma a partire dal rispetto già garantito dei diritti già acquisiti; non è così purtroppo : si è costretti a scioperare per difendersi dai rischi mortali di una organizzazione del lavoro orientata al profitto a tutti i costi ; il luogo della morte di Guglielmo Maiello , il comune di Rubiera, è già stato teatro negli ultimi decenni della tragedia della produzione del cemento-amianto ,una tragedia per la quale i padroni-come accade quasi sempre- non hanno ancora pagato quel che avrebbero dovuto (non che esista una cifra economica che possa davvero ripagare danni e lutti così gravi…); ormai possiamo dire e dobbiamo denunciare che la repubblica italiana non è fondata sul lavoro ma sulle stragi di lavoratori ; tempo fa i sindacati di base (CUB e SGB) hanno avviato (dopo le tante denunce del passato) un ennesimo tentativo di cambiare la situazione per quel che riguarda la “sicurezza degli scali” ; è stato sollecitato-solo per fare un esempio- un intervento degli organi di vigilanza sullo scalo di Castelmaggiore (territorio che è peraltro quasi confinante e comunque molto prossimo a s.Giorgio di Piano) ; al momento non conosciamo l’esito di quella segnalazione e non sappiamo se i rischi segnalati siano stati bonificati; certo tra questi rischi c’era quello della precarietà dei camminamenti e , con altrettanta certezza, possiamo dire che i rischi non riguardano solo quel ristretto territorio oggetto della puntuale segnalazione; lo si è visto a Rubiera dove evidentemente i percorsi non sono sufficientemente protetti visto che peraltro le strategie organizzative , logistiche e materiali di prevenzione devono anche tenere conto del buio, della stanchezza a fine turno, della presenza/assenza di barriere valide a cui fa riferimento oggi il sindaco del comune anche se egli pare essersi riferito più ai percorsi e agli attraversamenti fatti dai giovani utenti della stazione; comunque la sicurezza è per tutti , lavoratori e utenti, e quindi occorre mettere in campo sicuramente misure più adeguate di quelle praticate oggi.

Nell’esprimere solidarietà e condoglianze a familiari, compagni di lavoro e amici di Guglielmo , esprimiamo il nostro pieno sostegno alla coraggiosa lotta dei sindacati che hanno indetto lo sciopero con il quale i lavoratori, pagando di persona STANNO CONDUCENDO DA ANNI UNA LOTTA PER LA SICUREZZA DI TUTTA LA COLLETIVITA’.

Si realizzerà una vera politica di prevenzione solo modificando i rapporti di forza tra capitale e lavoro , solo se i lavoratori diventeranno protagonisti della gestione della sicurezza e non “vigilati passivi” e solo se si diffonderanno in tutto il paese i GRUPPI OPERAI OMOGENEI IN GRADO DI ANALIZZARE VALUTARE E PREVENIRE RISCHI I SINERGIA E COLLABORAZIONE CON ORGANI ISPETTIVI PUBBLICI CHE DEVONO ESSERE RAFFORZATI MA CHE DEVONO ANCHE MODIFICARE LE MODALITA’ DI INTERVENTO TORNADO ALLA PRASSI DELLA NON DELEGA E DELLA VALIDAZIONE CONSENSUALE DA PARTE DEI LAVORATORI .

SIAMO CERTI DI UNA BUONA RIUSCITA DELLO SCIOPERO ED AUSPICHAMO UNA ADESIONE
MATERIALE MASSICCIA DA PARTE DEI LAVORATORI E UNA ADESIONE MORALE DA PARTE DI
CITTADINI E UTENTI DELLE FERROVIE.

Vito Totire

Portavoce RETE NAZIONALE LAVORO SICURO via Polese 30 40122 Bologna

Bologna, 13.12.2024

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