442° giorno di olocausto israelo-statunitense a Gaza. Bilancio non aggiornato: 45.206 morti accertati e a 107.512 feriti
InfoPal. L’olocausto gazawi ad opera delle forze coloniali genocide sioniste, armate e sostenute da USA ed Europa, con la complicità del mondo arabo, è entrato sabato 21 dicembre nel 442° giorno. L’assalto genocida di Israele continua inarrestabile nonostante le richieste del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per un cessate il fuoco immediato e le direttive della Corte internazionale di giustizia che sollecitano misure per prevenire il genocidio e alleviare la terribile situazione umanitaria a Gaza.
Le autorità sanitarie di Gaza hanno riferito venerdì sera che almeno 56 persone sono state uccise negli attacchi israeliani contro Gaza dall’alba, 42 delle quali nel nord della Striscia di Gaza.
Sempre venerdì sera, il ministero della Salute di Gaza ha annunciato che il bilancio del genocidio israeliano è salito a 45.206 morti accertati e a 107.512 feriti, dal 7 ottobre 2023. Ha aggiunto che le forze di occupazione hanno commesso tre massacri contro famiglie a Gaza, provocando 77 martiri e 174 feriti giunti negli ospedali nelle scorse 24 ore.
Venerdì sera, 12 civili palestinesi, tra cui sette bambini e una donna, sono stati uccisi in un nuovo massacro israeliano a Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza.
Fonti locali hanno riferito che i civili sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano contro una casa appartenente alla famiglia al-Khilla, nella zona di Jabalia an-Nazla.
Otto civili sono stati uccisi e almeno altri 15, per lo più bambini, feriti in un attacco aereo israeliano contro un appartamento nel campo profughi di an-Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza.
Sabato mattina, 7 palestinesi sono stati uccisi a causa di un attacco aereo israeliano contro un gruppo di civili nel campo profughi di al-Shati, a ovest della città di Gaza.
Quattro civili sono stati uccisi e altri feriti nel bombardamento israeliano di Khirbet al-Adas, a nord-est della città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, e nelle vicinanze dell’ospedale Martiri Kamal Adwan, nel nord.
Fonti locali hanno riferito che un drone di occupazione ha preso di mira la zona di Khirbet al-Adas, a nord-est della città di Gaza, provocando l’uccisione di due cittadini e il ferimento di altri.
Altre persone sono rimaste ferite quando un drone israeliano ha sparato proiettili verso la città di Abasan al-Kabira, a est di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza.
Altri cittadini sono stati uccisi e altri feriti in un attacco che ha preso di mira le vicinanze dell’ospedale Kamal Adwan, nella città di Beit Lahia, nel nord della Striscia di Gaza.
Nello stesso contesto, fonti mediche hanno riferito che le forze di occupazione continuano a prendere di mira l’ospedale Kamal Adwan: ieri, proiettili si sono abbattuti sul terzo piano e sulle porte dell’ospedale.
La situazione nell’ospedale è critica, alla luce della grave carenza di rifornimenti, attrezzature, medicinali e antidolorifici, il cibo è molto scarso, e le équipe mediche non sono in grado di fornire pasti ai feriti nell’ospedale.
Circa nove casi che necessitano di un intervento chirurgico urgente sono stati evacuati a Gaza, mentre attualmente ci sono più di 72 feriti in ospedale, mentre l’occupazione non ha acconsentito l’ingresso delle forniture mediche necessarie.
Alle équipe mediche e infermieristiche è stato impedito l’ingresso, mentre l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha potuto inviare solo un numero limitato di unità di sangue – circa settanta – nonostante il bisogno fosse di duecento.
La Protezione Civile di Gaza ha riferito:
“L’occupazione israeliana sta uccidendo civili nella Striscia di Gaza e lasciando i loro corpi nelle strade affinché vengano divorati dai cani randagi, impedendo al contempo alle nostre squadre di salvare le vittime.
“Le forze di occupazione israeliane stanno sparando contro le squadre mediche e di protezione civile mentre cercano di raggiungere i corpi dei civili.
“Chiediamo alla Croce Rossa e all’Organizzazione Mondiale della Sanità di intraprendere azioni urgenti per fare pressione sull’occupazione israeliana affinché consenta alle squadre umanitarie di svolgere le loro operazioni in conformità con le leggi internazionali.
“Sottolineiamo la necessità di garantire alle squadre della Protezione Civile il diritto di muoversi liberamente nelle aree di conflitto in conformità con i protocolli internazionali e di gestire immediatamente i corpi dei civili lasciati nelle strade della Striscia di Gaza”.
(Fonti: Quds Press, Quds News network, Al-Mayadeen, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza; Euro-Med monitor, The Cradle, Telegram; credits foto e video: Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza, Telegram e singoli autori).
Per i precedenti aggiornamenti:
https://www.infopal.it/category/operazione-spade-di-ferro-genocidio-a-gaza
https://www.infopal.it/category/ciclone-al-aqsa
https://www.infopal.it/category/palestina-media-e-geopolitica-approfondimenti-e-analisi
21/12/2024 https://www.infopal.it
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!