443° giorno di olocausto israelo-statunitense a Gaza. Bilancio delle vittime accertate: 45.259 morti e 107.627 feriti

InfoPal. L’olocausto gazawi ad opera delle forze coloniali genocide sioniste, armate e sostenute da USA ed Europa, con la complicità del mondo arabo, è entrato domenica 2e dicembre nel 443° giorno. L’assalto genocida di Israele continua inarrestabile nonostante le richieste del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per un cessate il fuoco immediato e le direttive della Corte internazionale di giustizia che sollecitano misure per prevenire il genocidio e alleviare la terribile situazione umanitaria a Gaza

Il ministero della Salute di Gaza ha dichiarato domenica che l’esercito israeliano ha commesso quattro massacri in diverse zone della Striscia di Gaza, nelle ultime 24 ore, uccidendo e ferendo almeno 86 civili, mentre un gran numero di vittime si trova ancora sotto le macerie degli edifici bombardati o sulle strade.

Domenica, altri 32 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza, portando il bilancio complessivo delle vittime dall’anno scorso a 45.259 morti e a 107.627 feriti.

“Le forze israeliane hanno ucciso 32 persone e ne hanno ferite altre 54 in quattro massacri nelle ultime 24 ore”, ha affermato il Ministero.

“Molte persone sono ancora intrappolate sotto le macerie e sulle strade perché i soccorritori non riescono a raggiungerle”, ha aggiunto.

La campagna genocida su larga scala dell’esercito israeliano nel nord della Striscia di Gaza, in particolare a Jabalia e Beit Lahia, è entrata nel 79° giorno: le sue forze continuano a bombardare intensamente case e rifugi e ad attaccare i civili, imponendo al contempo un rigido assedio all’intera area. Gli attacchi deliberati israeliani contro ambulanze e personale della difesa civile hanno già privato il nord di Gaza di qualsiasi servizio di soccorso.

Il campo profughi di Jabalia è diventato una “città fantasma” a causa degli attacchi in corso da parte di Israele, con il 70% degli edifici del campo completamente distrutti, secondo il quotidiano israeliano Haaretz.

Haaretz ha dichiarato in un rapporto di domenica che “nessuna delle altre operazioni militari dell’esercito in Libano o in altre parti di Gaza può essere paragonata, in termini di portata della distruzione, a ciò che è accaduto nei campi negli ultimi due mesi e mezzo”.

Ha aggiunto, citando l’esercito, che più di 2.000 palestinesi sono stati uccisi e circa 1.500 sono stati arrestati nel campo nello stesso periodo.

Fonti locali hanno affermato che quattro bambini, tra cui tre fratelli, sono stati uccisi in un attacco israeliano nell’area di Jabalia an-Nazla.

Cinque persone sono rimaste ferite quando l’esercito israeliano ha fatto esplodere dei robot nell’area di Sheikh Zaid, nel nord della Striscia di Gaza.

Un aereo da guerra israeliano ha bombardato un’auto civile in via al-Jala’a, nella città di Gaza, uccidendo quattro persone e ferendone altre.

I corpi di tre vittime sono stati evacuati da Rafah al Gaza European Hospital nella parte meridionale della Striscia, in seguito a un attacco israeliano.

Gli operatori della protezione civile hanno recuperato i corpi di otto vittime ed evacuato persone ferite in seguito a un attacco israeliano a una scuola che ospitava famiglie sfollate, nell’area di al-Daraj, nel nord-est della città di Gaza.

Il giornalista Hazem Abu Arqoub e sua moglie, Faten, sono stati assassinati, e altri sono rimasti feriti, da un attacco aereo mirato contro un appartamento a Khan Yunis.

Sono state segnalate altre vittime in altre aree della Striscia, in seguito ad attacchi aerei, di artiglieria e con armi da fuoco israeliani, ieri sera e oggi.

(Fonti: Quds Press, Quds News network, Al-Mayadeen, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza; Euro-Med monitor, The Cradle, Telegram; credits foto e video: Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza, Telegram e singoli autori).

Per i precedenti aggiornamenti:

https://www.infopal.it/category/operazione-spade-di-ferro-genocidio-a-gaza

https://www.infopal.it/category/ciclone-al-aqsa

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