Dall’Utah all’Europa: la destra riscrive la cultura a colpi di divieti

Lo Utah non è nuovo a politiche conservatrici e decisioni che sembrano uscite da un manuale del passato remoto. Lo stato, che alle elezioni del 2020 ha consegnato il 58,1% dei voti a Donald Trump, continua ad essere un baluardo delle politiche repubblicane più rigide.

Oltre alla censura dei libri, i legislatori locali si sono distinti per altre perle reazionarie, come il tentativo di limitare l’accesso all’aborto anche nei casi più estremi e il rifiuto di misure serie per contrastare il cambiamento climatico, con dichiarazioni che sembrano ignorare qualsiasi evidenza scientifica.

L’ultimo capitolo della battaglia culturale dello Utah riguarda la rimozione di libri dalle scuole pubbliche, una mossa che ha sollevato indignazione e accuse di censura su scala nazionale.

I libri banditi non sono manuali estremisti o testi di propaganda violenta, ma romanzi premiati e opere letterarie considerate fondamentali per la letteratura contemporanea. Tra questi figurano titoli come Oryx and Crake di Margaret Atwood, la serie A Court of Thorns and Roses di Sarah J. Maas e Milk and Honey di Rupi Kaur. Il comune denominatore? Contenuti che parlano di sessualità, identità di genere e critica sociale.

Se già l’eliminazione di questi libri dalle biblioteche scolastiche era allarmante, la situazione ha preso una piega ancora più inquietante nel 2024, quando l’Utah State Board of Education ha stabilito che gli studenti non potranno nemmeno portare le proprie copie personali di questi libri a scuola.

La nuova normativa prevede che gli studenti non possano utilizzare questi testi per compiti scolastici, letture personali durante l’orario scolastico o attività didattiche. Questo significa che un ragazzo potrebbe essere punito semplicemente per avere un libro ritenuto “sconveniente” nello zaino.

Secondo Peter Bromberg, co-fondatore di “Let Utah Read”, decine di altri titoli rischiano di essere aggiunti alla lista nera nei prossimi mesi, trasformando le scuole dello Utah in zone franche dal pensiero critico.

Aaron Terr, direttore della difesa pubblica presso l’organizzazione FIRE, ha definito questa legge un attacco diretto alla libertà di espressione. “Abbiamo già visto battaglie sulle scuole che rimuovono libri dalle biblioteche, ma questa è un’escalation”, ha dichiarato. “Ora lo stato sta vietando agli studenti di possedere personalmente libri che hanno il diritto costituzionale di leggere nel loro tempo libero”.

Le autorità dello Utah spesso si dichiarano paladine della libertà individuale, opponendosi a regolamenti federali in nome dei diritti dei cittadini. Ma quando si tratta di garantire ai giovani la libertà di leggere, lo stesso principio viene ignorato.

Il Primo Emendamento della Costituzione americana protegge il diritto alla libera espressione, eppure qui siamo di fronte a un divieto che punisce persino il possesso privato di un libro in un ambiente scolastico.

Le FAQ del consiglio scolastico affermano che l’obiettivo non è punire gli studenti, ma piuttosto evitare che contenuti “sensibili” interferiscano con l’ambiente educativo. Tuttavia, la vaghezza della normativa lascia aperta la porta a possibili misure disciplinari contro gli studenti che sfidano il divieto.

Il modello educativo che emerge da queste politiche è quello di un ambiente controllato in cui gli studenti vengono protetti da ogni idea che potrebbe metterli a disagio o portarli a mettere in discussione lo status quo. Questo tipo di censura non solo ostacola la crescita intellettuale dei giovani, ma crea anche un precedente per ulteriori restrizioni sul libero accesso all’informazione.

In un’epoca in cui l’educazione dovrebbe essere orientata al pensiero critico e alla comprensione della complessità del mondo, lo Utah sembra invece lanciato verso un ritorno al Medioevo culturale, dove libri scomodi vengono messi al bando e chi ne possiede una copia rischia di essere etichettato come sovversivo.

“Banned Books Week 2011” by Moore Memorial Public Library is licensed under CC BY-NC-SA 2.0.

29/1/2025 https://diogenenotizie.com/

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