Aids: a proposito della raccomandazione OMS sull’uso degli antiretrovirali per i gay > L’OMS fa un regalo miliardario a Big Pharma
Considero sbagliata, controproducente e un regalo a Big Pharma la raccomandazione rivolta dall’OMS agli omosessuali sani di utilizzare gli antiretrovirali come forma di prevenzione.
Infatti.
Gli antiretrovirali non sono ingrado di garantire un sicurezza totale nell’evitare la trasmissione del virusHIV , ma possono solo abbassare il rischio di contagio e oltretutto hanno effetti collaterali talvolta anche significativi.
Inoltre l’uso di tali farmaci da parte di persone sane inevitabilmente spingerebbe costoro ad abbassare la soglia di attenzione e adabbandonare l’uso del profilattico che resta, se utilizzato in modo corretto, l’unica vera barriera al contagio. Affermare che per evitare il contagio è “sufficiente” utilizzare i farmaci deresponsabilizza inoltre le pubbliche amministrazioni e igoverni che dovrebbero invece non abbassare mai la guardia e investire nelle campagne di prevenzione.
D’altra parte è evidente chenessuna amministrazione pubblica può nemmeno pensare di fornire gratuitamentegli antiretrovirali a persone sane (è già estremamente costoso per lo Statogarantire le indispensabili cure alle persone sieropositive), dovrebbe essere isingoli pagare di tasca propria ifarmaci i cui costi estremamente alti costituiscono una barriera invalicabile per la maggioranza della popolazione.
La raccomandazione dell’OMS appare più come uncedimento verso le pressioni delle grandi aziende farmaceutiche che dal 2010 chiedono un tale pronunciamento con l’obiettivo di aumentare enormemente i loro guadagni attraverso l’aumento dei loro “clienti”. Non c’è dubbio che in questo momento gli amministratori di Big Pharma stanno brindando ai loro futuriguadagni milionari e ringraziando l’OMS.
Infine consigliare l’assunzione apersone sane di farmaci “pesanti” come gli antiretrovirali è un’assurdità, un controsenso, è come dichiarare il fallimento di secoli di storia della medicina preventiva e dell’igiene pubblica; pensiamo cosa significherebbe applicare questa logica nei confrontidi qualunque altra malattia.
Vittorio Agnoletto
13/7/2014 www.vittorioagnoletto.it
Vittorio Agnoletto, medico, già fondatore e presidente dellaLILA (Lega Italiana per la Lotta contro l’Aids), coautore del libro “Aids, loscandalo del vaccino italiano” (Feltrinelli, 2012)
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!