Adolescenti e covid: come prevenire e curare l’ansia e la depressione
Il problema
È di pochi giorni fa la notizia, riportata dai principali quotidiani italiani, del boom di tentativi di suicidio da parte degli adolescenti (ma anche dei preadolescenti) in questo periodo di pandemia. Sono stati, in particolare, i neuropsichiatri infantili dell’Ospedale Regina Margherita di Torino a denunciare in una ricerca una crescita, mai registrata prima, di tentativi di suicidio e di suicidi portati a compimento tra i minori nella fascia di età “10-17 anni”.
Il fenomeno, che ha visto un aumento già negli ultimi dieci anni, è destinato a crescere in quanto adolescenti e preadolescenti in questo periodo di isolamento forzato e di pressione psicologica sono più preda di depressione, ansia e sono anche più esposti alla violenza domestica.
A Torino, per tentare di prevenire e arginare il fenomeno, è stato avviato il progetto “Un ponte tra ospedale e territorio”, con un programma integrato di cura e di accompagnamento che prevede l’espressione artistica e la socializzazione tra pari per facilitare il reinserimento sociale degli adolescenti con psicopatologia complessa. Ad oggi ne hanno beneficiato oltre 200 adolescenti. Il progetto è implementato da una partnership composta da da Neuropsichiatria infantile, ASL Città di Torino, Associazione CasaOz, Cooperativa Mirafiori onlus, Scuola in Ospedale (SIO) e Istruzione domiciliare (ID), Università degli Studi di Torino. Un recente Protocollo d’intesa ha inoltre rafforzato la collaborazione con le reti artistiche (in primis il Museo Nazionale del Cinema di Torino).
Allargando il nostro raggio di osservazione al contesto internazionale, da un’indagine sulla salute mentale condotta a giugno dai CDC (Centers for Disease Control and Prevention) di Atlanta (USA) è emerso che i sintomi di ansia e depressione sono notevolmente aumentati nell’ultimo anno a causa principalmente dell’isolamento dai coetanei e dell’interruzione della routine scolastica, che hanno contribuito a far crollare la sensazione di stabilità percepita solitamente. Nella fascia di età 10-24 anni i suicidi fra i giovani americani rappresentano ancora la seconda causa di morte, dopo gli incidenti, con un aumento del 56% tra il 2007 e il 2017.
Diventa molto importante, come ha sottolineato lo psichiatra Richard Friedman in un articolo sul New York Times, che professionisti della salute e genitori interagiscano con gli adolescenti per comprendere/accogliere il loro dolore, e promuoverne l’accettazione finalizzata all’adattamento. Sarebbe anche necessario promuovere nuovi servizi di salute mentale pensati specificamente per l’adolescenza. Non si può trascurare il fatto che gli adolescenti necessitino – per il loro sviluppo – di un contatto regolare con i coetanei, e anche di relazioni “strette” con gli adulti fuori casa, come insegnanti e allenatori. Diventa fondamentale, in questa fase pandemica, preparare i genitori a riconoscere nei loro figli sintomi depressivi e segni che possano far pensare a un’ideazione suicidaria in fase prodromica.
Una recentissima review (Loades ME, et al.) aveva obiettivo di stabilire ciò che si sa sull’impatto delle misure di contenimento sulla salute mentale di bambini e adolescenti selezionando studi fra il 1946 e il 2020. La revisione ha incluso 63 studi per un totale di 51.576 partecipanti. L’isolamento sociale e la solitudine aumentavano il rischio di depressione fino a 9 anni dopo. I risultati di questa revisione della letteratura sulla solitudine e l’isolamento sociale hanno potenziali implicazioni per l’attuale pandemia di COVID-19. Le conclusioni dei ricercatori hanno evidenziato come bambini e adolescenti abbiano maggiori probabilità di sperimentare tassi elevati di depressione e molto probabilmente ansia durante e dopo la fine dell’isolamento forzato. Questo può aumentare in corrispondenza alla continuazione dell’isolamento. Viene sottolineato come i servizi clinici dovrebbero offrire supporto preventivo e intervento precoce ed essere preparati per un aumento dei problemi di salute mentale.
Studi in tutto il mondo stanno misurando gli effetti della pandemia
su bambini e adolescenti. Una recente ricerca (Monko et al) ha
determinato una serie complessa di fattori (incertezza, isolamento e angoscia dei genitori) che hanno un impatto sulla salute mentale di bambini e adolescenti.
La prevedibilità è una forza stabilizzante per bambini e adolescenti,
ma è stata interrotta dall’epidemia. I bambini e i ragazzi hanno molte
preoccupazioni legate alle conseguenze del COVID-19, ad esempio se
questo permetterà loro di vedere amici e parenti, se potranno o no
andare a scuola o se si ammaleranno. Spesso è difficile per i genitori
calmare le ansie dei loro figli a causa della stessa incertezza che
permea la loro vita. Le sfide che i genitori devono affrontare possono
interferire con la loro abituale capacità di affrontare i bisogni
emotivi dei propri figli. Durante la diffusione del COVID-19 in Cina è
stato somministrato un questionario online a 359 bambini e 3254
adolescenti di età compresa tra 7 e 18 anni. Il questionario includeva
una scala della depressione, una scala dell’ansia e una scala delle
strategie di coping. Ha mostrato che il 22,3% dei giovani aveva
punteggi indicativi di sintomi depressivi clinici, che è superiore alla
prevalenza stimata del 13,2% di depressione giovanile in Cina. Anche i
livelli dei sintomi di ansia erano più alti dopo il COVID-19 rispetto a
quanto riportato in precedenza. I giovani che avevano un familiare o un
amico con COVID-19 avevano livelli di ansia più elevati rispetto a
quelli che non lo avevano. Una strategia di coping focalizzata sui problemi era associata a livelli più bassi di sintomi depressivi clinici, mentre una strategia di coping
focalizzata sulle emozioni era associata a livelli più alti di sintomi
depressivi clinici. In un altro sondaggio online, 8079 studenti delle
scuole medie e superiori in Cina hanno partecipato a una valutazione sui
sintomi depressivi e ansiosi durante il periodo epidemico utilizzando
il questionario sulla salute del paziente (PHQ-9) e il questionario sul
disturbo d’ansia generalizzato (GAD -7). La prevalenza dei sintomi
depressivi era del 43,7%, i sintomi d’ansia del 37,4% e sia depressione
che ansia 31,3%. I sintomi depressivi e ansiosi erano più alti nelle
ragazze e con l’aumento del livello scolastico da junior a senior. Gli studenti senza sintomi depressivi e ansiosi avevano una maggiore conoscenza delle misure preventive e di controllo,
rispetto a quegli studenti con sintomi depressivi e ansiosi. L’impatto
emotivo della quarantena COVID-19 è stato valutato fra bambini e
adolescenti provenienti da Italia e Spagna. I partecipanti includevano
1143 genitori di bambini di età compresa tra 3 e 18 anni che hanno
completato un sondaggio sugli effetti della quarantena sui loro figli,
rispetto al primo periodo di reclusione domiciliare. Lo studio ha
rilevato che l’85,7% dei genitori ha riferito di cambiamenti nelle
emozioni e nei comportamenti dei propri figli durante la quarantena. I
cambiamenti più frequentemente osservati sono stati difficoltà di
concentrazione (76,6%), noia (52%), irritabilità (39%), irrequietezza
(38,8%), nervosismo (38%), solitudine (31,3%), disagio (30,4%) e
preoccupazioni (30,1%). Circa il 75% dei genitori ha riferito di
sentirsi stressato per la situazione di quarantena. Lo stress dei genitori era associato a un aumento delle segnalazioni di sintomi emotivi e comportamentali nei loro figli.
I ricercatori, da più parti, suggeriscono che la solitudine
sperimentata dai giovani durante le misure di contenimento della
malattia per COVID-19 può influire sulla loro futura salute mentale:
pertanto raccomandano un supporto preventivo e un intervento
precoce per affrontare i bisogni di salute mentale di bambini e
adolescenti durante la pandemia.
Cosa possono fare i medici per i loro pazienti?
I medici (pediatri, neuropsichiatri infantili) e gli psicologi dell’età evolutiva che trattano bambini e adolescenti devono parlare con loro dell’impatto del COVID-19 sulle loro vite e valutarne il potenziale rapporto con la loro attuale salute mentale. Per alcuni giovani, l’impatto psicosociale del COVID-19 può essere correlato all’insorgenza o all’esacerbazione dei loro attuali problemi di salute mentale. Per altri giovani, in particolare quelli con disturbi d’ansia sociale, restare a casa e frequentare la scuola online può alleviare temporaneamente la loro ansia, ma questa non è una soluzione a lungo termine e può provocare un’ansia opprimente quando è necessario tornare a scuola. Per i medici che curano i genitori di bambini e adolescenti, è importante informarsi sulla salute mentale dei loro figli durante questa pandemia. La salute mentale dei genitori può essere influenzata dalla salute mentale dei loro figli e viceversa. Bisogna incoraggiare i genitori a chiedere una valutazione per i loro figli nel caso nutrano dubbi sulla loro salute mentale. L’intervento precoce può prevenire le conseguenze sulla salute mentale a lungo termine.
L’Unicef ha predisposto una serie di strategie, rivolgendosi direttamente agli adolescenti, su come fare a proteggere la loro salute mentale e prendersi cura di se stessi.
- Riconosci che la tua ansia è del tutto normale. Se le chiusure delle scuole e i titoli allarmanti ti fanno sentire ansioso, non sei l’unico. In realtà, è così che dovresti sentirti. Gli psicologi hanno da tempo riconosciuto che l’ansia è una funzione normale e salutare che ci avverte di minacce e ci aiuta a prendere misure per proteggerci. La tua ansia ti aiuterà a prendere le decisioni che devi prendere in questo momento. Sebbene l’ansia per il COVID-19 sia completamente comprensibile, assicurati di utilizzare fonti affidabili per avere informazioni attendibili. Se sei preoccupato di avere sintomi, è importante parlarne con i tuoi genitori. Tieni presente che la malattia dovuta all’infezione da COVID-19 è generalmente lieve, soprattutto per i bambini e i giovani adulti. È anche importante ricordare che molti dei sintomi di COVID-19 possono essere trattati. Fai sapere ai tuoi genitori o a un adulto di cui ti fidi se non ti senti bene o se ti senti preoccupato per il virus, in modo che possano aiutarti.
- Creati delle distrazioni. Quello che sanno gli psicologi è che quando siamo in condizioni cronicamente difficili, è molto utile dividere il problema in due categorie: cose per cui posso fare qualcosa, e poi cose per cui non posso fare nulla. Ci sono molte cose che rientrano in quella seconda categoria in questo momento, ma una cosa che ci aiuta ad affrontare questo problema è creare distrazioni per noi stessi: guarda un film che ti piace, leggi un libro prima di dormire, ascolta musica, suona uno strumento, …
- Trova nuovi modi per connetterti con i tuoi amici. Se vuoi trascorrere del tempo con gli amici mentre pratichi le distanze sociali, i social media sono un ottimo modo per connetterti. Diventa creativo: partecipa a una sfida Tik-Tok o cose analoghe. Ma non sarà una buona idea avere accesso illimitato a schermi e / o social media: non è salutare, non è intelligente, potrebbe amplificare la tua ansia. Ti consigliamo di elaborare un programma per l’utilizzo dello schermo (pc, tablet, smartphone) con i tuoi genitori.
- Concentrati su di te. Volevi imparare a fare qualcosa di nuovo, iniziare un nuovo libro o passare del tempo a imparare uno strumento musicale? Adesso è il momento di farlo. Concentrarti su te stesso e trovare modi per utilizzare il tempo che hai ora a disposizione è un modo produttivo per prenderti cura della tua salute mentale. Stila un elenco di tutti i libri che vuoi leggere e delle cose che avevi intenzione di fare. Quando si prova una sensazione dolorosa, l’unica via d’uscita è “passare attraverso”.
- Ascolta i tuoi sentimenti. Perdere eventi con amici, hobby o partite sportive è incredibilmente deludente. Il modo migliore per affrontare questa delusione? Fatti sentire. Vai avanti e sii triste, e se puoi permetterti di essere triste, inizierai a sentirti meglio più velocemente. Elaborare i i sentimenti è diverso per ognuno di noi. Alcuni ragazzi faranno attività artistiche, altri vorranno parlare con i loro amici e usare la tristezza condivisa come un modo per sentirsi connessi in un momento in cui non possono stare insieme di persona, alcuni faranno volontariato portando ad esempio il cibo ai banchi alimentari. L’importante è che tu faccia ciò che ti sembra giusto.
- 6. Sii gentile con te stesso e con gli altri. Alcuni adolescenti subiscono bullismo e abusi a scuola a causa del coronavirus. Non ci si dovrebbe aspettare che i bambini e gli adolescenti presi di mira affrontino i bulli; piuttosto dovremmo incoraggiarli a rivolgersi ad amici o adulti per chiedere aiuto e sostegno. Se vedi un amico vittima di bullismo, contattalo e cerca di offrire supporto. Non fare nulla può far sentire alla persona che tutti sono contro di lui o che a nessuno importa. Le tue parole possono fare la differenza. E ricorda: ora più che mai abbiamo bisogno di riflettere su ciò che condividiamo o diciamo che potrebbe ferire gli altri.
In conclusione, è imperativo pianificare e migliorare l’accesso degli adolescenti ai servizi di supporto per la salute mentale, orientati a fornire misure per lo sviluppo di “sani” meccanismi di coping durante e dopo l’attuale crisi. È necessario creare una rete collaborativa, diretta e digitale, dei vari stakeholder (genitori, psichiatri, psicologi, pediatri, volontari della comunità e ONG). In tempi di grande stress e incertezza, un ambiente familiare sicuro è un forte fattore protettivo. Esistono prove che le pratiche genitoriali e le misure di coping influenzino la salute mentale dei bambini e adolescenti dopo un disastro. I genitori sono il miglior “modello di comportamento” per i bambini e gli adolescenti e la casa è praticamente il posto migliore per apprendere le “abilità di vita”. Quindi, questo è il momento migliore per i genitori per “modellare” le abilità di vita più importanti, ad esempio la gestione dello stress e delle emozioni, e la soluzione dei problemi con i propri figli. Inoltre, per inculcare un senso di controllo negli adolescenti, quando possibile, i genitori possono includere gli adolescenti nel processo decisionale. Questa è un’opportunità per i bambini più grandi di apprendere responsabilità, coinvolgimento e collaborazione: assumendosi quotidianamente alcune responsabilità a casa, ad esempio imparare a cucinare, gestire le questioni finanziarie, imparare il primo soccorso, organizzare la loro stanza, contribuire alla gestione delle faccende domestiche come fare il bucato e pulire.
Un uso eccessivo di Internet, ad es. la navigazione alla ricerca di notizie relative a COVID-19, dovrebbe essere evitato in quanto provoca ansia. Allo stesso modo, l’adolescente dovrebbe essere messo in guardia contro l’uso eccessivo e irresponsabile dei social media o dei giochi su Internet. Si raccomandano “trattative” con gli adolescenti per limitare il tempo e le attività riguardanti Internet. In tali condizioni, intraprendere attività creative come arte, musica, danza e altro può aiutare a gestire la salute mentale e il benessere di tutte e tutti: ad esempio promuovere la lettura autogestita, facendogli selezionare libri di loro scelta e discuterne, favorisce lo sviluppo degli adolescenti. L’adolescenza rappresenta una fase di entusiasmo e di assunzione di rischi, quindi alcuni possono sentirsi invincibili e cercare di non seguire le linee guida relative alle distanze e all’igiene personale. Questo deve essere affrontato con gli adolescenti in modo assertivo. È fondamentale valorizzare il sistema di supporto tra pari degli adolescenti. I genitori dovrebbero incoraggiare gli adolescenti introversi a rimanere in contatto con i loro coetanei e condividere i propri sentimenti e i problemi comuni che affrontano. Questo può anche aprire una strada per un’adeguata risoluzione dei problemi. Si consiglia ai genitori di prendersi cura dei propri bisogni di salute mentale cercando di affrontare lo stress in modo adattivo.
Il punto focale del sistema sanitario e della definizione delle politiche dovrebbe essere la prevenzione e la promozione della salute per soddisfare le esigenze di salute mentale della popolazione in generale, e delle fasce vulnerabili come quella rappresentata dagli adolescenti in particolare.
Bibliografia e sitografia
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https://www.unicef.org/northmacedonia/how-teenagers-can-protect-their-mental-health-during-coronavirus-covid-19
Marina Penasso
22/12/2020 https://www.dors.it
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