Agli eurodeputati italiani non piace l’etichetta alimentare che tutela i diabetici
Quasi tutti i parlamentari europei italiani hanno votato contro la proposta del Parlamento europeo di inserire sulle confezioni degli alimenti un’etichetta per tutelare i diabetici, un’ulteriore estensione del Nutriscore, l’etichetta a semaforo francese che potrebbe diventare obbligatorie in Europa e verso cui l’Italia ha intrapreso una vera e propria battaglia.
La richiesta del Parlamento europea fa parte della “Relazione sulla prevenzione, gestione e miglioramento della cura del diabete” in cui, tra le altre cose, si chiede agli “Stati membri di aiutare i consumatori nelle scelte sui prodotti alimentari attraverso l’adozione di un’etichetta nutrizionale obbligatoria e armonizzata nella parte anteriore della confezione dell’Ue, sviluppata sulla base di prove scientifiche solide e indipendenti”.
Inoltre, il Parlamento “incoraggia gli Stati membri a ricorrere alle politiche dei prezzi, quali la differenziazione delle aliquote Iva”, e ai controlli della commercializzazione per promuovere la domanda, l’accesso e la disponibilità a prezzi abbordabili di alimenti e bevande a basso tenore di grassi saturi, grassi trans, sale e zuccheri“, e “sostiene gli Stati membri nella revisione delle pertinenti disposizioni volte a limitare la pubblicità delle bevande zuccherate e dei prodotti alimentari trasformati ad alto tenore di grassi, sale e zuccheri, compresa la pubblicità sui social media”.
Di tutta risposta, gli eurodeputati italiani di tutti gli schieramenti politici (tranne talune eccezioni) hanno votato no alla proposta seguendo l’orientamento del governo italiano che – quasi in contemporanea – ha inserito nella legge di Bilancio un ulteriore rinvio della sugar tax a gennaio 2024.
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