Amianto, quei traffici mai realmente bloccati.
Prosegue l’importazione di amianto in Italia, nonostante la sua messa al bando: è la denuncia fatta dall’Osservatorio nazionale sull’amianto (Ona) alla commissione Lavoro del Senato nei giorni scorsi. E sui traffici c’è addirittura un’indagine conoscitiva del pm Raffaele Guariniello della Procura della Repubblica di Torino. Secondo Guariniello l’amianto è spesso presente nei prodotti di importazione dall’India e dalla Cina. E l’Ona, per avvalorare la tesi, ha depositato agli atti in commissione “un documento che dimostra come agli enti ufficiali dello Stato indiano risulti importazione di amianto in Italia”. Nel solo biennio 2011-2012 l’India ha esportato in Italia 1.040 tonnellate di asbesto, una quantità che ha trasformato il Belpaese nel primo interlocutore di Nuova Dehli: al secondo posto figura il Nepal con 124 e al terzo la Nigeria con 38. Dati contenuti nel dossier governativo “Indian Minerals Yearbook 2012”. L’Agenzia delle Dogane ha addirittura confermato tutto e ha pure precisato che le importazioni sono continuate anche nel 2014.
Secondo la Onlus che ha portato i documenti in commissione al Senato, “l’Italia ha continuato a importare amianto dopo il 1992 (anno di entrata in vigore della legge, ndr), come dimostra la documentazioni in nostro possesso che porteremo all’attenzione del procuratore Guariniello”. Ulteriori atti e documenti che dimostrano quanto sostenuto dall’associazione verranno presentati nel corso della conferenza programmatica dell’Ona che si terr… lunedì 19 gennaio dalle 17:30 presso la sede della Regione Lombardia.
Guariniello per il momento è riuscito ad appurare che le aziende interessate sono in tutto una decina, sparse in tutto il territorio nazionale. Si servono dell’amianto, in base a quanto risulta dalle prime notizie raccolte a Torino, per confezionare guarnizioni per freni e frizioni o per fabbricare lastre e pannelli in fibrocemento.
L’India è uno dei paradisi mondiali dell’asbesto. Solo fra il 2011 e il 2012 ne ha importato per un totale di 365 mila tonnellate in prevalenza dalla Russia (51%) ma anche dal Kazakhstan (18%), dal Brasile (13%) e dal Canada (7%). Quanto alle esportazioni, nello stesso periodo di tempo hanno preso quasi interamente la via per l’Italia (1.040 tonnellate su un totale di 1.296).
Fabio Sebastiani
17/1/2014 www.controlacrisi.org
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!