Anna Nocentini ci ha lasciato, un ricordo
Anna Nocentini non è più fra noi. Dopo una vita impegnata a prodigarsi per alleviare le sofferenze altrui, ha dovuto misurarsi con grandi sofferenze proprie.
La ricordo sempre presente nei movimenti e nelle iniziative di lotta in città, spesso con la bandiera di Rifondazione, anche quando Rifondazione non aveva più un grande seguito.
Da Comunista autentica, il suo impegno non si limitava alla sfera politica, impegno che peraltro aveva esercitato anche a livello istituzionale – come consigliera comunale -, ma si dimostrava continuo e tenace nella società, nell’Associazione ADINA (Ass.ne per la Difesa delle Persone non Autosufficienti), nel sostegno al Progetto per Casa Gabriella (Gabriella Bertini) – collegato al trattamento sanitario e assistenziale alle persone con lesioni midollari – portato avanti da Beppe Banchi, in molte altre iniziative e attività.
Il mio primo contatto con lei, più di trent’anni fa, non fu però su questi fronti, ma su quello genitoriale. Avevamo entrambi i figli alla Scuola Elementare “Vittorio Veneto”.
Spesso durante la ricreazione giocavano alla guerra e questo lasciava Anna un po’ perplessa. Ma si era poi rassegnata a questa dimensione “bellica” del figlio, perché aveva visto che non avevo nulla da ridire io – “se va bene al Biagioni, va bene anche a me” – (già allora avevo fama di pacifista – per la pace “senza se e senza ma” -).
In seguito era stato un elemento di vicinanza con Anna il fatto che sua figlia Giulia facesse la tesi universitaria sul movimento di quartiere fiorentino degli anni ‘60 e ‘70, prendendo, visione dei documenti conservati nell’Archivio del Movimento di Quartiere curato da me (e da altri/e).
Il comunismo di Anna mi ricorda, in qualche modo, quello del personaggio interpretato da Nino Manfredi nel film “Ci eravamo tanto amati”, un comunismo non fatto di parole, astrattamente intellettuale, ma calato nell’azione, un comunismo che lo, e la, portava ad essere sempre in prima fila nelle lotte, a partire da quelle nella scuola, nel quartiere, nella sanità.
Per tutto questo, Anna, ti ricorderemo sempre con affetto e con stima. Come una persona che si è comportata da comunista durante tutta la sua vita.
Moreno Biagioni
20/11/2024 https://www.medicinademocratica.org/
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