ASL TO, CONTINUA LA SORDITA’ SU RIORGANIZZAZIONE UFFICIO ASSISTENZA PROTESICA
Le Associazioni che sottoscrivono questa lettera sono venute a
conoscenza della comunicazione con la quale l’ex ASL To1 forniva
informazioni sulla riorganizzazione dell’Ufficio Assistenza Protesica
ed Integrativa. Tale comunicazione veniva pubblicata anche sul sito
della ASLTO:
http://www.aslto2.piemonte.it/_front/userfiles/news/doc/ID_00000687_1.pdf?59684
In breve sintesi, i cittadini venivano informati che a partire dal 1°
Luglio 2017 l’ufficio di Assistenza Protesica di Via Monginevro 130
sarebbe stato chiuso e il riferimento unico per tutte le persone
afferenti all’ex ASLTO1 sarebbe stato solo più quello di Corso
Corsica 55.
Le associazioni scriventi affermano che tale decisione ha effetti
devastanti sulla quotidianità delle vite delle persone: con questo
atto l’ex ASLTO1 conclude il percorso di ‘smantellamento’ del servizio
di Assistenza Protesica e Integrativa, passando dalle iniziali 4 sedi
a 1 sola sede (quella di Corso Corsica 55) per un bacino di
riferimento che ammonta al 50% della popolazione della città.
Chiusi progressivamente i servizi di via Farinelli 25, di via
S.Secondo 29 bis ed ora di via Monginevro 130, il disagio per chi
abita in un distretto sanitario dell’ex ASL TO1 molto distante da
Corso Corsica 55 (zona Lingotto) è enorme; per non parlare dell’orario
di apertura del servizio in tale sede che è estremamente ridotto
nell’arco della settimana: spesso su una decina di sportelli quello
dedicato al servizio di assistenza protesica ed integrativa è solo 1
ed il ritiro delle autorizzazioni all’erogazione delle prestazioni è
previsto solo nella giornata di martedì.
Per non parlare della disfunzione dello sportello telematico: per
chirichiede autorizzazioni via telematica il tempo di attesa per
ottenere risposta è mediamente di 3 mesi.
E’ pur vero che tramite le Farmacie e i negozi di articoli
ortopedici, di ortottica o di audioprotesica si può evitare di
recarsi di persona allo sportello dell’Ufficio di Corso Corsica 55:
purtroppo però moltissime pratiche per l’autorizzazione alla fornitura
di ausili che interessano persone con disabilità motoria o sensoriale
non sono riconducibili a farmacie o negozi .
Molte associazioni di persone con disabilità hanno richiesto un
incontro alla Direzione della ASLTO (in allegato ) con invio di
raccomandata datata 1 agosto 2017: alla fine di ottobre 2017 non c’è
stato alcun riscontro, e non ha avuto risposta neanche il sollecito
inviato da molte associazioni alla fine del mese di settembre (in
allegato)
Crediamo che questa situazione che interessa molti cittadini ,
dimostri come sia non veritiera la narrazione che viene fatta su molti
media sul miglioramento del rapporto tra le istituzioni e le persone:
queste vengono trattate alla stregua di sudditi.
Aggiungiamo che, in spregio delle norme che prevedono l’obbligo per la
P.A. della risposta certa entro un determinato tempo , nel caso
specifico questo limite (un mese) è stato superato ampiamente .
Le Associazioni di persone con disabilità che sottoscrivono questa
lettera si augurano che il loro appello non venga ignorato. Si
dichiarano fin d’ora disponibili per ogni chiarimento.
In attesa di cortese riscontro
si inviano cordiali saluti.
Le Associazioni di persone con disabilità:
APIC – Associazione portatori impianto cocleare
CP – Coordinamento paratetraplegici del Piemonte onlus
ATE – Associazione traumi encefalici
C C S- Ciao ci Sentiamo
CIRMAC- Centro Italiano Risveglio Musicale Risveglio (Moncalieri To)
FIALS – Sportello Invalidità Torino
ANFFAS – Associazione Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva
e/o Relazionale di Torino
CPD – Consulta Persone in Difficoltà
FIADDA – Famiglie Italiane Associate per la Difesa deiDiritti degli
Audiolesi Piemonte
Il Cerchio Aperto – Associazione di Volontariato per l’integrazione delle
persone con disabilità intellettiva (Torino)
Per ogni ulteriore contatto, riferirsi a:
Paolo De Luca
Associazione APIC
info@apic.torino.it
www.apic.torino.it
LETTERA (accompagna da due solleciti) PUBBLICATA SUL NUMERO DI NOVEMBRE DEL PERIODICO “LAVORO E SALUTE”
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