Assalto delle multinazionali al cibo

I movimenti sociali, i popoli indigeni e le organizzazioni della società civile continuano la lotta contro l’assalto delle multinazionali alla governance alimentare globale. Roma si appresta ad ospitare, il 24 luglio, un nuovo Summit delle Nazioni Unite sui Sistemi Alimentari,   il cosiddetto Stocktaking Moment del UNFSS+2: ancora una volta i movimenti sociali che nel 2009 hanno promosso la riforma del Comitato per la Sicurezza Alimentare, denunciano i pericoli del controllo corporativo dei sistemi alimentari che questo summit purtroppo sta promuovendo

Le organizzazioni contadine del Sud del Mondo, i movimenti sociali, i popoli indigeni e le organizzazioni della società civile si oppongono fermamente al controllo della governance alimentare globale da parte delle multinazionali e del cosiddetto modello multi-stakeholder, come previsto dall’agenda del vertice sui sistemi alimentari delle Nazioni Unite (UNFSS).

Due anni fa abbiamo manifestato la nostra opposizione con una importante mobilitazione in cui affermavamo la centralità delle organizzazioni contadine, della società civile e dei popoli indigeni nella definizione di sistemi alimentari equi, sostenibili, basati sull’agroecologia e la sovranità alimentare, attenti alle economie locali e capaci di sconfiggere la malnutrizione e la povertà alimentare. Opposizione che ribadiamo oggi, mentre l’UNFSS si prepara a fare un bilancio – lo Stocktaking Moment come è stato definito in inglese – nel vertice che si svolgerà a Roma presso la FAO dal 24 al 26 luglio 2023 (UNFSS+2).

Il gruppo di collegamento, che ha promosso la contromobilitazione globale contro l’UNFSS nel 2021, ha pubblicato un nuovo rapporto che analizza i processi relativi all’imminente Momento di Bilancio dell’UNFSS+2. Il rapporto evidenzia come l’approccio multistakeholder e l’influenza delle grandi imprese del settore potrebbero intensificarsi nel 2023, mettendo potenzialmente a repentaglio le conquiste del movimento per la sovranità alimentare, il Comitato per la sicurezza alimentare mondiale (CFS) e alcune conquiste democratiche ottenute negli ultimi anni all’interno della FAO.

L’approccio multistakeholder, o “multilateralismo di rete”, è una proposta di governance che consente alle grandi aziende di controllare il processo decisionale sui sistemi alimentari a livello globale. Questo approccio sfuma le distinzioni tra interesse pubblico e profitto aziendale, tra ricchi ed esclusi e tra governi e imprese.

L’UNFSS e il suo punto focale stanno portando avanti questo programma, nonostante le critiche diffuse da parte dei piccoli produttori alimentari di tutto il mondo e delle organizzazioni che rappresentano le persone più colpite dalla fame e dalla malnutrizione.

Anticipiamo qui alcuni punti del rapporto (disponibile in inglese, francese e spagnolo) che analizza questo processo. Il rapporto risponde dettagliatamente a queste domande:

In che modo l’approccio multistakeholder promuove la conquista corporativa della governance alimentare globale?

Il potere delle multinazionali, l’industrializzazione dell’agricoltura e la concentrazione dei mercati nei sistemi alimentari sono avanzati enormemente, generando l’opposizione delle comunità locali, dei movimenti sociali e delle popolazioni indigene contro queste politiche pericolose per la sovranità e la sicurezza alimentare. L’approccio multistakeholder facilita il processo decisionale globale da parte delle grandi multinazionali delle sementi e del cibo.

In che modo l’approccio multistakeholder si sta consolidando all’interno delle Nazioni Unite grazie al UNFSS?

L’istituzionalizzazione dell’UNFSS sta avanzando, si sta costruendo una nuova struttura parallela al Comitato delle Nazioni Unite per la sicurezza alimentare mondiale (CFS) e si promuove l’approccio multistakeholder a scapito del multilateralismo e del principio di responsabilità nell’ambito dei Diritti Umani. Il CFS ha una struttura e un mandato unici, che sono fondamentali per garantire che la governance alimentare globale rimanga inclusiva, coerente e focalizzata sull’affrontare le cause profonde dell’insicurezza alimentare e della malnutrizione.

Una politica globale di “porte aperte” alle multinazionali del settore alimentare: è questo il ruolo della FAO?

Negli ultimi anni, la FAO ha dato priorità all’approccio multistakeholder e a una politica di “porte aperte” alle multinazionali del settore alimentare. Questa tendenza sembra continuare, e l’accordo tra la FAO e il Foro Economico Mondiale del settembre 2022 ne è un esempio eclatante.

Molte piattaforme e iniziative imprenditoriali presenti al Summit delle Nazioni Unite  parteciperanno anche al Foro Mondiale dell’Alimentazione (WFF) della FAO che avrà luogo a Roma nell’ottobre del 2023. La crescente influenza imprenditoriale all’interno della FAO e il suo cambio di rotta di questi anni hanno un effetto significativo nel mercato globale, perché vengono meno il principio di responsabilità e soprattutto norme chiare che garantiscano la trasparenza e salvaguardie efficaci contro i conflitti di interesse.

Per maggiori informazioni sul Rapporto del Gruppo di Collegamento e l’impegno per evitare il controllo corporativo della governance del sistema alimentare mundiale:

www.foodsystems4people.org/wp-content/uploads/2023/05/ES_Analysis-report-2023_FS4P.pdf

Per scaricare il Rapporto completo 

Traduzione per Comune info di Paolo Venezia Slowfood Roma.

AA.VV.

9/7/2023 https://comune-info.net/

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