Bergamo: crollata la montatura poliziesca e giudiziaria contro Fabio Cochis di Rifondazione Comunista
Era andato in un quartiere popolare di Bergamo, la Malpensata, per preparare un’assemblea per il diritto alla casa ed era rimasto vittima di una provocazione poliziesca e poi giudiziaria; oggi finalmente l’assoluzione piena.
E’ accaduto al militante di Rifondazione Comunista e sindacalista dell’Unione inquilini Fabio Cochis che è dovuto ricorrere fino alla Corte di appello di Brescia per veder cadere l’ingiusta imputazione nata da una retata nel quartiere popolare dove era stato fermato insieme ad altre persone tra cui una in possesso di alcuni grammi di droga leggera; Fabio era stato accusato di spaccio e condannato ingiustamente prima con un decreto penale e poi, dopo il suo ricorso, dal Tribunale a 6 mesi, nonostante ci fossero le immagini di alcune telecamere che lo scagionassero totalmente: “noi abbiamo grandi dubbi che tutto questo sia stato costruito – dice a Radio onda d’urto lo stesso Fabio Cochis – perchè nelle carte della polizia, i video delle telecamere che avrebbero potuto smentire immediatamente le accuse di spaccio nei miei confronti erano state considerate non utili all’ indagine, invece era ripreso tutto.
Accuse come queste impongono un lungo percorso processuale e delle spese; creano anche problemi di carattere psicologico ed emotivo e tutto questo distoglie dall’attività politica e sindacale, probabilmente gli intenti di questa provocazione erano anche questi.”
Rifondazione Comunista in un comunicato, nell’esprimere gioia e sollievo per l’assoluzione con formula piena di Fabio sottolinea che la Corte di Appello di Brescia ha anche raccomandato al Tribunale di Bergamo di perseguire la persona che l’ha indebitamente coinvolto con la falsa testimonianza e ricorda le manifestazioni di solidarietà che aveva ricevuto.
L’ intervista di Radio Onda d’Urto a Fabio Cochis dopo l’assoluzione Ascolta o scarica
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