BOICOTTIAMO IN TUTTO IL MONDO LA PRODUZIONE DI FUOCHI ARTIFICIALI ELIMINIAMO IL RISCHIO ALLA FONTE

Fuochi artificiali Macedonia del nord : 59 morti , 155 feriti , discoteca di Kocani
Notizia comparsa sula rivista “Internazionale” 1606, 21 marzo 2025

Tragedie simili scatenate dall’uso di “fuochi artificiali” si erano già verificate (*) ; questa è la ennesima strage e pone ancora una volta il dito nella piaga: la produzione e l’uso di fuochi artificiali; contemporaneamente dalla Campania arrivano altre notizie inquietanti: lotta tra clan (Scodellato e Troncone) della “criminalità organizzata” per il controllo del pizzo imposto ai venditori di fuochi!

Contestualmente torna una riflessione sul tema: tra le città italiane in cui i sindaci non hanno emanato ordinanze di divieto d’uso nelle ultime feste a cavallo tra il 2024 e il 2025 , c’è il sindaco di Napoli; dubbio: si tratta di disinteresse o di una sorta di “adesione a un principio di realtà” per cui si è preferito non emanare una ordinanza che sarebbe stata certamente violata in maniera plateale ? Non intendiamo psicanalizzare il sindaco ma è preoccupante che, essendo egli il presidente pro tempore dell’ANCI la sua condotta rinunciataria getta una ombra negativa su tutta l’ANCI, una associazione che abbiamo cercato di sollecitare sul tema senza ottenere alcuna risposta;

prendiamo atto che un gruppo parlamentare ha fatto una proposta di legge sul tema orientata a piccoli divieti temporali : troppo poco !

prendiamo ora atto del fatto che tentare di interloquire col governo Meloni è inutile (il che non toglie che il governo assuma iniziative autonome) ;

Questi ulteriori 59 nove morti nella città macedone di Kocani ripropongono drammaticamente il problema: mettere al bando in tutto il mondo la produzione di fuochi artificiali !

Abbiamo sempre detto che i fuochi artificiali, tra le merci di morte prodotte sul pianeta, possiamo non considerarle la peggiore delle merci se in particolare li confrontiamo con le armi (soprattutto poi nella fase storica e politica attuale); sono una merce che però ha la sua peculiarità in quanto causano morti, stragi (l’ultima quella di Ercolano con tre giovanissime vittime) , inquinamento evitabile che , per produrlo, necessita pure di spese economiche ! Pare une esempio lampante di autolesionismo se non che chi usa i fuochi o li avalla (sindaci, assessori, ecc.) evidentemente non se ne rende conto e meno che mai tiene conto che danneggia anche gli altri e l’ambiente oltre che se stesso;

dunque partiamo dalla denuncia di questa ennesima strage in Macedonia per “riproporre” un percorso condiviso dalla maggioranza dei cittadini e inascoltato dal ceto politico:

  • Bando produzione, commercializzazione e uso dei fuochi artificiali
  • Non avendo nessuna aspettativa nei confronti del governo in carica (c’entra poi anche il fascino della “fiamma” ?) dobbiamo reiterare il nostro appello a sindaci , Anci , Procure della repubblica
  • Ai sindaci per ovvie ragioni in relazione al loro ruolo di autorità sanitaria locale: i fuochi disperdono
  • nell’ambiente sostanze tossiche e cancerogene ; alle Procure della Repubblica perché la perniciosa “tradizione” si configura come “getto di cose pericolose” di cui all’articolo 674 del codice penale; la violazione dell’art.674 prevede l’arresto per un mese e una multa di 206 euro; ovviamente non proniamo il carcere per i lanciatori di botti ma un corso di formazione sull’inquinamento causato da questo tipo di “merce”; (ennesimo) appello infine all’Anci perché “responsabilizzi” i sindaci, richiamandoli ai loro doveri
  • Per dare dunque continuità al nostro percorso individuiamo alcune proposte: 1) pressing sui sindaci dei comuni che ospiteranno la prossima edizione della cosiddetta “notte rosa” 2) pressing sulle Procure delle province interessate 3) pressing sui Prefetti 4) iniziative locali (quantomeno manifestazioni di dissenso) per evitare la esibizione delle cosiddette “frecce tricolori “ che non usano fuochi artificiali ma che inquinano con carburanti e coloranti oltre, come sappiamo tutti, ad esporre la popolazione a rischi di incidente mortale come è accaduto nel 2022 con la morte di una bambina a seguito di un evento cosiddetto di bird strike (impatto di un volatile con un aereo) La contrarietà dei cittadini a queste esibizioni è diffusa e maggioritaria ma non coordinata ; in tutta Italia esistono comitati che protestano e chiedono alle istituzioni di farsi garanti della salute pubblica ;dobbiamo cercare di dare forma organizzata a questo diffusissimo sentimento di contrarietà condiviso da singoli cittadini , da associazioni ambientaliste e animaliste.

Fuochi artificiali ? No grazie ?
Frecce tricolori? Che rimangano negli hangars senza alzarsi in volo
Sindaci e istituzioni pubbliche: vincete la vostra “catatonia” (non psichiatrica ma politica) , l’aria è di tutti e non di chi insiste ad inquinare sperando di captare la benevolenza degli “allocchi”
Non ci possiamo permettere di spendere e sprecare risorse per…inquinare! E’ davvero assurdo.
Basta con il “bla bla bla” sui mutamenti climatici e basta con gli “assessori” (emblematica la situazione di Ravenna) che difendono la “tradizione”

Vito Totire RETE NAZIONALE LAVORO SICURO

Costituiamo un COMITATO NAZIONALE PER IL BOICOTTAGGIO DELLA PRODUZIONE DI MERCI NOCIVE
Bologna, 31.3.2015

(*) Rhode Island night club The Station 100 morti (2003) ; Buenos Aires discoteca 194 morti
(2004); Tailandia, Bangkok 66 morti (2009) Brasile discoteca Kiss, 240 morti (2013); discoteca
The Colectiv Bucarest 64 morti (2015); Kocani 59 morti (2025)

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