Brianza, operaia licenziata si uccide sotto il treno. Il lavoro che non c’è

Brianza, operaia licenziata si uccide sotto il treno. Ovvero il lavoro che non c’è. Una Brianza velenosa come cantava battisti qualche decennio fa. Una Brianza spietata che archivia un fatto di cronaca con due righe sul giornale senza guardare cosa c’è dietro. La notizia dell’ennesimo suicidio era passata quasi inosservata ad inizio settimana. Ne abbiamo dato conto pure noi in un articolo che troverete nella home di nuovabrianza. Donna di 52 anni residente a Besana scompare da casa. Viene trovata morta martedì sotto le ruote di un treno appena uscito dalla galleria tra Dervio e Bellano. Quattro righe sui giornali fatto archiviato come l’ennesimo caso di depressione. Non è così. Dietro c’è ben altro. La donna si è uccisa perché il giorno prima aveva ricevuto una lettera di licenziamento dalla fabbrica dove lavorava da anni. La paura di non poter più avere una vita dignitosa l’ha portata al gesto estremo. Eppure quasi nessuno ne ha parlato. Archiviato tutto perché in Brianza non si deve sapere che il lavoro non c’è. Una domanda sola e poi nn vi annoio più: perché?

IL FATTO – Così lo ha riportato (uno dei pochi, anzi l’unico) il portale Crisitaly. Si è gettata sotto un treno in transito all’alba di martedì nel tratto tra Dervio e Bellano. Ha scelto di morire così la 51enne di Besana Brianza ritrovata senza vita sui binari dopo la tragedia avvenuta intorno alle 5.30. All’origine del gesto la disperazione per aver perso il lavoro. La donna, dipendente di un’azienda di Costa Masnaga, aveva appena ricevuto la lettera di licenziamento dal suo posto di lavoro e la delusione, unita all’ansia di non riuscire più a far fronte alle esigenze quotidiane senza una prospettiva lavorativa l’hanno portata al gesto estremo.

da http://nuovabrianza.it/
23/1/1015