Caldo estremo e stress termico: come difendersi, le indicazioni di USB e Rete Iside

USB e Rete Iside rinnovano il loro impegno sul fronte salute e sicurezza, inviando come negli anni scorsi indicazioni su come agire contro lo stress termico nei posti di lavoro nei mesi estivi. Da anni, infatti, lavoratrici e lavoratori subiscono infortuni a causa delle ondate di calore nei periodi più caldi: un fenomeno, causato dal cambiamento climatico, che purtroppo ha portato a decessi in più di un caso.

Per evitare gli infortuni legali allo stress termico sul lavoro occorre adottare sia misure organizzative come l’aumento delle pause, lo stop ai lavori nelle ore più calde, la distribuzione di acqua e Sali per reintegrare, sia strutturali come un’adeguata climatizzazione dei locali. Importante, come in tutte le situazioni di rischio, è poi la sorveglianza sanitaria e lo stop appena un lavoratore accusasse sintomi.

Bisogna notare come il semplice rilievo della temperatura non basti per individuare una situazione di rischio, occorre riferirsi alla temperatura percepita tenendo in considerazione anche il tasso di umidità dell’aria: questa infatti previene la possibilità del sudore di evaporare, andando ad aumentare la sensazione di calore.

Per un breve approfondimento sulle modalità di calcolo visita il sito di Rete Iside.

In allegato il fac simile della lettera da inviare all’azienda contro il rischio da stress termico.

Unione Sindacale di Base

Rete Iside

lettera_aziende_stress_termico_2024.pdf

lettera_aziende_stress_termico_2024.docx

7/6/2024 https://www.usb.it

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