Carceri: la orrenda scia di morte non si interrompe
“Anche se siete stati assolti siete lo stesso coinvolti” Fabrizio de Andrè
Dopo un anno tragico il 2025 si apre con una ulteriore scia di morte; quattro eventi luttuosi irrompono nelle cronache della regione E-R; due a Modena , uno a Bologna, uno a Piacenza; le notizie sono scarne; lavoreremo per approfondire; a differenza del “garante regionale” che sostiene di “non avere parole” noi ne abbiamo molte a cominciare dalla proposta che i garanti siano eletti dalle persone private della libertà e non dai sindaci o dal ceto politico ; non è la prima volta che facciamo questa proposta , fino ad ora, vox clamans in deserto: ci torneremo; dunque :
- Bologna , una delle carceri più martoriate da eventi mortali negli ultimi decenni; ora muore “un pakistano” accasciandosi al suolo; ci risulta che “un pakistano” immigrato in Italia abbia una speranza di vita inferiore a quello della popolazione autoctona; “un pakistano” privato della libertà è certamente in una condizione peggiore; causa di morte ? solo ipotesi per ora, seguiremo la inchiesta ed evitiamo ulteriori commenti che in questo momento potrebbero essere solo illazioni
- Modena : una persona deceduta a seguito o in concomitanza di inalazione di gas; anche qui cronache scarne : uso cosiddetto voluttuario o a scopo “suicidario” (ovviamente si tratta quasi sempre di omicidi reattivi al sistema carcerario) ? su Modena e sulle bombolette di gas abbiamo molto da dire; da lungo tempo abbiamo denunciato come inammissibile che nelle carceri vi sia disponibilità di questo “mezzo” che si è rivelato spesso mortifero; i dati diffusi dal garante nazionale (gestione Mauro Palma) evidenziavano che la bomboletta di gas è il secondo , in ordine di
frequenza, mezzo usato nelle condotte suicidarie , dopo la impiccagione ; all’epoca il rapporto del garante definiva le bombolette in questi termini “il cui uso è consentito” senza ulteriori commenti; diversa la nostra posizione : le bombolette nelle carceri non devono essere accessibili; a questo riguardo siamo ancora in attesa della decisione della procura di Modena su un tragico evento del febbraio 2023 che ha riguardato F.B.; alla opposizione alla proposta del pm di archiviazione la magistratura non ha ancora risposto ; forse questo ultimo evento accaduto nello stesso carcere indurrà qualche riflessione? Oppure potrebbe “aiutare” a riflettere quanto sostenuto da uno degli ultimi rapporti della Ausl di Bologna sulle bombolette il cui uso, sempre secondo la Ausl, dovrebbe essere evitato; la Ausl non cita esplicitamente il rischio suicidario , cita alcuni altri rischi seguiti da un sibillino “eccetera” ; minus scripsit quam voluit ? noi non mettiamo né “eccetera” né punti interrogativi : le bombolette non devono entrare nelle carceri e in qualunque altro contesto connotato da rischi suicidati e pulsioni tossicofile; come si spiega la “cecità” istituzionale su questo “problema” ? malafede , difficoltà cognitive, pigrizia mentale ? la ipotesi che noi facciamo è l’opportunismo di una ”istituzione totale” che non intende gestire correttamente la igiene alimentare all’interno delle carceri e che adotta condotte ad alto rischio per le persone private della libertà : IN SOSTANZA OMISISONE COLPOSA DI MISURE DI PREVENZIONE E OMICIDIO COLPOSO CON PREVISIONE ! QUALE INVECE IL PERCORSO MENTALE DEI MAGISTRATI CHE “ASSOLVONO “?
Come cantò Fabrizio De Andrè: ancha se siete stati assolti siete lo stesso coinvolti… - Ma ci chiediamo: il tribunale di sorveglianza , venuto a conoscenza, delle indicazioni , sia pure “timidamente” espresse dalla Ausl di Bologna per quale motivo non le ha tradotte in disposizioni vincolanti ? la domanda è retorica
- Lo stesso dicasi per il signor sindaco di Bologna dedito peraltro ad organizzare un rogo inquinante in piazza Maggiore una volta all’anno : perché non ha tradotto il rapporto Ausl in una ordinanza prescrittiva ? Sarebbe stato di esempio anche per Modena ???
- Sugli altri eventi luttuosi: Piacenza (un decesso) e ancora Modena (una persona in coma da venti giorni) : basta con le chiacchere e le lacrime del giorno dopo ; il ministro di grazia e giustizia e quello della salute si dimettano ! tutto il governo attualmente in carica si deve dimettere : alla tragedia della carceri si associa quella del tentativo di realizzare il cpr in Albania (rigurgito neocoloniale compatibile con la formazione storica e politica del governo, di una sua parte significativa ) nonché , a prescindere dalla sede territoriale, rimane la abominevole pratica della privazione della libertà sconfinata spesso palesemente nella tortura comminata (persino) in assenza di reati ! se rimanessero dubbi sulla natura vacua delle dichiarazioni di buone intenzioni di alcuni esponenti del governo (le persone tossico dipendenti potranno andare in comunità: se ne parla da quasi 50 anni! ) ci “aiuta” a capire i programmi del governo (sullo sfondo del mai autocriticato principio del “buttare la chiave” ) il calendario militarista elogiato da un sottosegretario che ritrae il personale della polizia penitenziaria “armato fino ai denti” , l’ esatto opposto della evoluzione che occorre : da “custodi” sovraccaricati di lavoro e di distress, a operatori della risocializzazione
Il sindaco di Bologna e il tribunale di sorveglianza si assumano le loro responsabilità I garanti vengano nominati per elezione diretta dalle persone private della libertà e non dal ceto politico . In ogni città sede di carceri si convochi una istruttoria pubblica aperta a tutti i cittadini entro il 2025 . Basta morte , malattia, incuria : uguale speranza di salute e di vita per tutti/e.
Vito Totire, CENTRO F.LORUSSO (rete europea per la ecologia sociale)
Bologna, 3.1.2025
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