Caso Calderone: quanti competenti non sono tali?

Penso abbiate già sentito la notizia che riguarda la ministra Calderone che pare aver dato gli esami nei weekend ad università chiusa. Dice sia avvenuto perché nel frattempo lavorava. 

A chi non é capitato che l’università e tutto il personale si rendesse disponibile fuori orario per facilitare i tanti studenti lavoratori. Uff. A bizzeffe. Giusto? 

Prima di continuare ad esprimere questo pensiero ci tengo a precisare che ho il massimo rispetto per chi ha studiato veramente acquisendo una competenza profonda e indiscutibilmente da rispettare. 

Detto questo: 

La verità é che dopo decenni di corruzione, lauree comprate, ma anche lauree concesse con faciloneria e persino insegnamento distorto fin dalle scuole primarie, e viceversa dopo che tante persone veramente impegnate sono state escluse dai percorsi di laurea per le piú disparate discriminazioni (oggi “lettera ad una professoressa” di Don Milani è più che mai attuale) , non ci si puó piú fidare delle certificazioni di competenza. E questo é un problema. 

Da questo peró si evince anche un piccolo amaro vantaggio: anzitutto quando si dice che la politica possono farla solo i competenti, possiamo affermare con certezza che sia una stronzata. La politica devono farla i cittadini costituzionalmente sensibili che si avvalgono di competenti. Non i competenti stessi. E questo criterio vale anche per i presidenti della Repubblica. Se non credete a me leggete meglio la costituzione. Non sta scritto da nessuna parte che un presidente debba essere laureato.

Ad esempio tra l’ex ministro alla cultura Sangiuliano, laureato con 110 e lode e un poeta non laureato come Fedez, non ho dubbi, alla cultura fa molti meno danni Fedez. 

Perciò quando in una discussione qualcuno sbandiera la sua laurea per sovrastare le opinioni altrui, non si puó dare per scontato che la sua competenza sia attendibile. L’unica cosa certa é che quella persona sia presuntuosa ed abbia paura di un confronto. 

Ad esempio: a differenza dell’ex ministra Gelmini, detta neutrino, che ha fatto inorridire il mondo scientifico straparlando di un fantomatico tunnel sotterraneo dal CERN al Gran Sasso ed ha pure avuto la presunzione di riformare la scuola imponendo quei merdosi e lobotomizzati test invalsi, Piergiorgio Odifreddi invece é veramente un matematico di indiscutibile profonda competenza ma anche umiltà, e non ha mai avuto bisogno di sbandierare la laurea come arma dialettica. Basta discuterci per rendersi conto che la sua laurea se l’è certamente sudata e meritata e puó permettersi di essere umile e lasciarsi mettere in discussione proprio perché ha la certezza della sua profonda competenza.

Sui temi politici poi non c’è laurea che tenga. Nessuno puó pensare di insegnare come ci si debba approcciare alla vita perché nessuno sa ancora nemmeno che cosa sia scientificamente la coscienza, e in quel campo l’unica cosa che conta davvero é la padronanza di una profonda sensibilità umana. Per tutto il resto ci si puó avvalere di tecnici come già fanno tutti i politici. 

Ma, se da un lato penso che la laurea e anche la piú veritiera competenza non possa essere una scusa per tacitare punti di vista differenti, purché espressi dimostrando una profonda umiltà e conoscenza della materia, dall’altro il pensiero va a quanti possano essere i medici che la laurea l’hanno comprata, chirurghi compresi, e mi sento soffocare. 

Concludo con una sola domanda per i veri competenti: come ne usciamo? 

Nel frattempo mi arrogo il diritto di esprimere le mie opinioni giacchè lo faccio con più sensibilità umana e umiltà possibile, informandoni prima e restando sempre disponibile ad essere messo in discussione. Sia per competenze che come persona.

Delfo Burroni

23/3/2025 www.oramala.it/delfo

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