Chi ha (ancora) paura di Felicia e Peppino Impastato?
VERGOGNOSA DELIBERA DELLA GIUNTA COMUNALE DI PARTINICO
Partinico 13 gennaio 2024 – La memoria di Peppino Impastato e di Felicia Bartolotta viene ancora una volta calpestata dall’ennesimo gravissimo atto politico di un sindaco e di una giunta che a due indiscutibili simboli dell’antimafia preferiscono la figura poco dignitosa di un fascista, esprimendo formalmente la scelta di mantenere l’intitolazione a Santi Savarino.
Che una scelta democratica come quella compiuta dal consiglio di Istituto del Liceo di Partinico potesse fare così paura deve far riflettere.
Così come deve generare profonda preoccupazione che la vergognosa delibera della giunta Rao arrivi a seguito di una del tutto irrituale richiesta della Prefettura di Palermo che un parere favorevole al cambio di denominazione della scuola lo aveva già ricevuto dalla Commissione prefettizia che ha governato la città. E soprattutto dopo la clamorosa retromarcia dello scorso aprile dell’amministrazione e della maggioranza consiliare che, dopo tante contestazioni, hanno preferito non mettere ai voti la mozione contro la decisione del Consiglio di Istituto del Liceo.
Delle disonorevoli gesta politiche di Santi Savarino ne abbiamo già parlato: un uomo che fu fascista sotto il fascismo, missino e democristiano laddove poteva lucrare posti di responsabilità e di sotto potere, dichiarandosi perfino “a disposizione” di Frank Coppola, detto Tre Dita, uno degli esponenti più noti della mafia della sua epoca . Insomma un esempio di incoerenza ideale che lascia stupefatti.
Noi ci vergogniamo e ci vergogneremo sempre di avere una scuola intitolata a un simile individuo (firmatario, insieme a tanti altri pavidi intellettuali dell’epoca, delle leggi razziali).
Come può essere concepibile che nel 2024 i nomi di Peppino e Felicia Impastato generino un tale imbarazzo?
Peppino che ha pagato con la vita le condanne pubbliche e coraggiose del malaffare mafioso di Cinisi e Felicia che ha sovvertito tutte le “regole” dell’appartenenza a famiglie mafiose per chiedere e, infine, ottenere giustizia, non sono esempi ancora attuali ed educativi? Le loro biografie non rendono più orgogliosi tutti coloro che da sempre lottano contro lo strapotere delle mafie e tutti coloro che lavorano per educare la società ai valori della legalità, dell’antimafia e della giustizia?
Ci ricorderemo di questa decisione quando saremo chiamati alle “celebrazioni” della memoria delle vittime della mafia o a quelle della Liberazione dal nazifascismo, celebrazioni che hanno sempre più la dimensione delle passerelle e sembrano il trionfo dell’ipocrisia.
Benché questa delibera di giunta rallenti l’iter di cambio della denominazione perché costringerà il Provveditorato a rimandare l’atto alla scuola, auspichiamo che quest’ultima confermerà la scelta fatta dal precedente consiglio di istituto, con buona pace di qualche nostalgico del fascismo e nemico dell’antimafia.
Nel frattempo noi non smetteremo di contrastare un atto politico grave come quello che si sta perpetrando, ben consapevoli che comunque andrà a finire la condanna che l’amministrazione Rao subirà dalla storia sarà inappellabile.
Partito della Rifondazione Comunista circolo “Peppino Impastato” di Partinico (PA)
Federica Fuoco, componente della Direzione Nazionale del PRC-S:E., segretaria del Circolo di Partinico
13/1/2024 http://www.rifondazione.it/
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