Ciao Citto

Con grande dolore debbo comunicare la notizia della morte poco fa del compagno Citto Maselli. L’ho appresa dalla moglie Stefania Brai, responsabile cultura del nostro partito, che gli è sempre stata vicina e a cui va l’abbraccio solidale di tutte le compagne e i compagni di Rifondazione.

Il cinema e la cultura italiana perdono un maestro e un grande regista, la sinistra un’intellettuale militante e un esempio di rigore e coerenza, noi di Rifondazione Comunista un compagno imprescindibile.

Citto ha sempre conservato la passione che da ragazzino lo spinse a entrare nelle fila dell’antifascismo e della Resistenza. Per tutta la sua vita ha messo intelligenza, sensibilità, passione e spirito critico al servizio di un progetto collettivo di liberazione e trasformazione.

Dopo lo scioglimento del PCI a cui si oppose con Ingrao, è stato tra i fondatori di Rifondazione Comunista e ha continuato a essere un militante comunista e antifascista fino all’ultimo giorno.

Citto non è mai diventato un ex, non si è mai atteggiato a reduce di epoche gloriose ma passate. Lo ricordiamo con noi più giovani con la cinepresa a raccontare un altro mondo possibile a Genova nel 2001 e sempre disponibile a dare il suo contributo alla lotta politica e culturale.

Citto Maselli era un comunista italiano, un rifondatore orgoglioso della storia di cui era stato tra i protagonisti, un compagno che non ha mai rinunciato all’idea di rivoluzione.

Difficile scrivere ora, con le lacrime che prendono il sopravvento.

Maurizio Acerbo

21/3/2023

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L’intervista che Citto Maselli concesse a Lavoro e Salute

http://www.blog-lavoroesalute.org/la-sfida-e-lavorare-per-la-formazione-di-un-nuovo-senso-comune-2/

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