Come combattere il governo Meloni?
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Chi non non vuole fare autocritica netta e pubblica non è credibile
Pare scomparsa la volontà di valutare la faziosità dei comunicatori politici e mediatici che hanno imposto la loro lettura depredando ogni spazio di ragionamento autonomo della società che arranca fuori dai lori circuiti di affari ed elettorali.Ora, con il decreto Legge, sulla loro “sicurezza”, vogliono mettere il bavaglio alla parola e alla protesta.
I fatti che in questi ultimi decenni hanno reso progressivamente impotente ogni forma di socialità attiva e di impegno politico fuori dai loro cortili, che hanno modificato in peggio anche il concetto di giustizia giuridica e costituzionale, oggi trovano una loro dimesione funesta e, forse, un dirupo militare con la propensione del governo (come degli altri governi europei a servizio degli interessi militari/economici USA) a determinare consapevolmente un’era di guerra con l’attacco alla Russia utilizzando la programmata morte di migliaia di ucraini.
In questo stato di cose si riscontra l’apatia delle società europee (eccetto quella fetta politica e sociale consapevole del dirupo sul ciglio del quale ci hanno portato i nostri governi di oggi e di ieri. C’è la rinuncia a contare sulla propria razionalità di esseri pensanti dando a chi comanda l’idea di governare una servitù schiavizzata, esautoratadei diritti elementari di civiltà ma anche disposta a morire per salvaguardare il loro trono, un trono che, comunque, è di proprietà delle banche, della finanza mondiale e delle multinazionali, quindi sono a loro volta a servizio di un padrone.
Con la differenza, sempre più ampia con le disugualianze prodotto delle loro politiche, che per i servitori al governo è prevista la via di salvezza tramite potere politico e corruzione, mentre il 99% della società è destinato a perire, e se non è ancora morto di sofferenze derivanti dalla privazioni di diritti sociali come la cura delle malattie; di alimentazione debilitata da produzioni infette di pesticidi, plastiche, farmaci e altri veleni; di depressione sociale che conduce al suicidio migliaia di giovani, di inquinamento, perirà sotto le bombe nucleari che ci stanno regalando mentre loro usufruiranno dei bunker predisposti da decenni.
Da annotare, in merito alla guerra, la preoccupate apatia, se non consenso, delle famiglie che asssistono all’educazione militarista nelle scuole far crescere nuovi balilla pronti alla guerra dopo l’adolescenza.
Sto facendo un quadro apocalittico cinematografico da “guerre stellari”? Comprendo che è difficile immaginarlo quando si è prigionieri della narrazione quotidiana delle televisioni e dei grossi giornali che ci fa vivere in una teca isonorizzata dentro la quale non entra neanche uno spiffero di altri ragionamenti e descrizione della realtà, che plasma in produttori per chi comanda e consumatori delle briciole restanti dalle leggi di mercato.
In sostanza, ci credono tutti idioti e pecoroni? Pare di si se, se passiamo sotto la lente di ingrandimento tutti i provvedimenti governativi degli ultimi decenni e le parole della politica dominante del governo e del Parlamento, nel quale da tempo c’è una opposizione alla destra che dimostra tutta la sua ipocrisia.
Solo la piazza e il conflitto li fermerà e no di certo le simpatiche icone della opposizione parlamentare come Elly Schlein che hanno scelto l’apparenza al posto dell’azione politica di contrasto.
Quali sono i maggiori temi che vantano come differenza dal governo?
LAVORO. Oggi si dicono preoccupati dallo stato di schiavizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori nelle fabbriche, nell’agricoltura e nelle nuove forme di lavoro come la logistica. Delle delocalizzazioni all’estero e dei licenziamenti, come se queste brutalità degli imprenditori non fossero – anche – il consapevole prodotto dei loro governi. Come se il Jobs-Act fosse stato una mortale meteorite che ha distrutto i diritti del lavoro, proprio come quella caduta sulla terra milioni di anni fa. Il Jobs-Act è stata una scelta postuma derivata dalla teoria di quegli anni che non esistevano più gli operai, e i pochi rimasti dovevano lavorare con la bara accanto causa mancata sicurezza sul lavoro?
SANITA’. Oggi arrancano nel denunciare la privatizzazione come se questo non fosse il loro intendimento, ad iniziare con l’aziendalizzazione, i tagli di organici e posti letto, il costante definanziamento, e l’intramoenia (attività privata in ospedale) con la ministra Rosy Bindi, non fossero – anche – il consapevole prodotto dei loro governi e della loro partecipazione ai “governi tecnici”.
AUTONOMIA DIFFERENZIATA
Dopo averla inventata, in conbutta con i leghisti lombardi e veneti, oggi fanno comparsa tra chi da 6 anni ha lottato contro la secessione.
Ora, come si può credere al PD e soci vari, ed eventuali, se non ammettonio di aver fatto danni e di voler modificare il loro DNA?
Franco Cilenti
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