Come sarebbe un giorno senza sindacato?
Come sarebbe un giorno senza sindacato? Sarebbe un mondo migliore, come spiegano alcuni teorici della deregulation del mondo del lavoro o piuttosto, verrebbe a mancare un fondamentale strumento di emancipazione per i lavoratori. E senza il sindacato, molti dei diritti che diamo per scontati? Se l’è chiesto la Fiom, il sindacato dei metalmeccanici della Cgil, che su questo tema ha realizzato la sua bella ed efficace campagna di comunicazione per il tesseramento intittolata “Immagina un giorno senza sindacato”. Sulle copertine di ipotetici quotidiani campeggiano i titoli in cui si annuncia la fine di diritti come la malattia o le ferie o la giusta retribuzione, conquistate in decenni di lotte sindacali.
: “La campagna tesseramento 2020 – spiega la Fiom – punta a comunicare con chiarezza l’importanza del sindacato e il suo ruolo. Alle lavoratrici e ai lavoratori la libertà di immaginare lo scenario più “nero” in cui si potrebbero ritrovare se smettessero di organizzarsi nel sindacato – il cui significato è “insieme con giustizia. Un giorno senza sindacato è senza dubbio un giorno buio, una notizia con risvolti da prima pagina. Uno scenario “apocalittico”, possibile ma evitabile se tante lavoratrici e tanti lavoratori continuano a impegnarsi nel sindacato e a sostenerlo con il tesseramento. La Fiom è da quasi 120 anni l’organizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici, impegnata nella difesa dei loro diritti, con il solo programma di continuare a farlo “in mezzo a tutte le tempeste”. L’errore più grande che si possa fare è darlo per scontato. Ogni rinnovo o nuova tessera è una garanzia in più per il lavoro di tutti. Perché non ci sia mai anche un solo giorno senza sindacato”.
26/2/2020
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