Conflitto di interessi nella pratica medica
Quando abbiamo smesso di preoccuparci di che tipo di formazione esiste oggi e di che tipo di sanità ci sarà domani? Perché come studenti in formazione, l’accesso a informazioni certe e affidabili è reso difficile da pratiche di marketing e influenze che poco hanno a che fare con il diritto alle Salute delle persone?
“Il medico evita qualsiasi condizione di conflitto di interessi nella quale il comportamento professionale risulti subordinato a indebiti vantaggi economici o di altra natura. Il medico dichiara le condizioni di conflitto di interessi riguardanti aspetti economici e di altra natura che possono manifestarsi nella ricerca scientifica, nella formazione e nell’aggiornamento professionale, nella prescrizione diagnosticoterapeutica, nella divulgazione scientifica, nei rapporti individuali e di gruppo con industrie, enti, organizzazioni e istituzioni, o con la Pubblica Amministrazione.” [1]
Il Conflitto d’Interessi è un insieme di condizioni per le quali il giudizio professionale tende ad essere indebitamente influenzato da un interesse secondario. Ancora fortemente presente e purtroppo non del tutto eliminabile, è fondamentale una conoscenza approfondita e critica in merito per poterlo gestire al meglio. Ad oggi però non è prevista alcun tipo di formazione omogenea a livello nazionale sul tema del Conflitto d’interessi nell’attuale proposta formativa. La tematica resta quindi ancora limitata ai pochi studenti che per sensibilità personale ne scoprono il significato. Tutti gli elementi del curriculum formativo sono accompagnati da aspettative di professionalità: oltre alle conoscenze di diagnosi e terapie, le scuole di medicina devono infondere “sensibilità e atteggiamenti professionali che consentano ai laureati di lavorare efficacemente con interessi esterni, mantenendo la fiducia del pubblico nel rapporto medico/paziente”. [2]
È allora tempo di capovolgere la facoltà di Medicina, di ripensare le priorità formative per rispondere alle necessità di salute della popolazione e contrastare le influenze commerciali all’interno della formazione medica. Si chiede pertanto l’attenzione della Conferenza Permanente dei Presidi dei CLM di Medicina e Chirurgia, della CRUI – Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, delle Aziende Ospedaliere, dei Professori, degli Studenti, delle Associazioni, degli Operatori Sanitari, degli Ordini dei Medici, del Ministero dell’Università e della Ricerca, del Ministero della Salute, per il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
Istituzione di policy sui rapporti tra studenti e industria durante i tirocini in ospedale e in ambienti universitari.
Integrare nei piani di studio di materie quali: farmacologia, igiene e
salute pubblica, medicina del lavoro, Bioetica o promuovendo delle
Attività Didattiche Elettive opportunità di:
Formazione e discussione sul Conflitto d’interesse nelle università.
Promuovere l’organizzazione di attività di discussione in piccoli gruppi
guidati da professionisti del settore e/o Enti competenti.
Formazione sulla raccolta e analisi dati e lettura critica di articoli
scientifici in Università, per evidenziare i rischi di una ricerca
sponsorizzata dall’industria.
Formazione sui meccanismi di marketing sfruttati dalle industrie, sulle
possibili ingerenze nella stesura delle linee guida e sul fenomeno del
disease mongering.
Promuovere in Università il concetto di informazione indipendente e il sostegno degli enti che si impegnano a garantirla.
Opportunità di Formazione sul Ruolo Sociale, promozione della salute,
gestione economica delle risorse. Ampliare, in questo senso, i contesti
formativi degli studenti oltre quelli ospedalieri, favorendo la
conoscenza delle dinamiche territoriali (Community – Based Education).
Stimolare l’attività interprofessionale nelle comunità e di Primary
Health Care, favorendo lo sviluppo di un approccio globale alla salute.
Inserimento di opportunità di Formazione e approfondimento su
disuguaglianze in salute e accesso alle cure, percorsi di Volontariato e
impegno sociale, pratici e sensibilizzanti, tramite un legame tra
università, istituzioni pubbliche e realtà associative del territorio.
Educazione al conflitto d’interessi all’interno del percorso di MMG, sia
in termini di interazioni dirette sia in termini di analisi critica
delle letterature e delle linee guida.
Educazione “a sponsorizzazione privata zero”, con le risorse del
Servizio Sanitario Nazionale, tarata sui fabbisogni formativi locali,
con obiettivi precisi” e una profonda pulizia dei Provider per quanto
riguarda l’Educazione Continua in Medicina.
Invitiamo tutte le parti ad implementare azioni concrete, adeguate ed
efficaci che possano proteggere la salute della popolazione dalle
conseguenze negative generate dai Conflitti d’Interesse e dalle
dinamiche di mercato da cui questi originano. Un cambiamento è
necessario e perché sia profondo e risolutivo deve partire dalla
formazione universitaria che rappresenta il fulcro del futuro della
professione medica. [3]
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfRIsZT2-UczAVhfYFu9zGU_ryiU4N5Ic0ZVDb-CLZMXB3BRw/viewform
Firmato
Il Consiglio Nazionale e l’intero Team of Officials
del Segretariato Italiano Studenti in Medicina – APS
Bibliografia:
Art. 30 – Codice di Deontologia Medica, 2014
Formare gli studenti di medicina sul CdI – Nograzie 2018
Analisi sul Conflitto di Interessi e Formazione Medica – SISM 2020
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