Cos’è il lavoro e cosa non è

Eppure il lavoro contiene la sua negazione, come lasciava intuire Marx rilevandone il carattere duplice e aprendone la categoria. Lo ricordiamo, in questo Primo Maggio segnato dalla pandemia. Il lavoro non è qualcosa per cui sgomitare, soffrire e addirittura morire. Lo diventa però, inevitabilmente, se accettiamo il fatto che tutto quel che conta è la quantità del valore prodotto.

Il lavoro non è una festa in cui divertirci alla faccia di chi fuori della porta resta.

Il lavoro non è l’agognata meta dopo una vita trascorsa a studiare, quando alla resa dei conti valgono più le conoscenze di ciò che hai dovuto imparare.

Il lavoro non è l’ambito premio per un colloquio vincente, perché nessuno, credimi, ti regala niente.

Il lavoro non è qualcosa per cui sgomitare, soffrire e addirittura morire.

Il lavoro non è un imbroglio per poter finalmente comandare, senza avere alcuna autorevolezza per poterlo fare.

Il lavoro non è tutto ciò che faresti pur di esser pagato, mentre tutto quel che sai fare al meglio non viene rispettato.

Il lavoro non è qualcosa con cui puoi essere ricattato, minacciato, umiliato.

Perché il lavoro non è un’arma nelle mani di qualcuno, che usa il suo contro di te anche se non è nessuno.

Il lavoro non è qualcosa che non vedi l’ora che finisca, per iniziare la vera vita prima che essa si esaurisca.

Il lavoro non è uno strumento per dividere l’una dall’altra le persone, solo perché ti hanno convinto di quanto sia vantaggiosa la competizione.

Il lavoro non è tutto, non è la fine e neppure l’inizio, perché non siamo schiavi e consumatori condannati a un eterno supplizio.

Il lavoro non è solo ciò che fai per denaro, perché ogni tua azione ha delle conseguenze.

E più saranno i benefit e le onorificenze, e altrettanto ci sarà qualcuno a pagarlo caro.

Il lavoro non è qualcosa di cui esser grato al tuo capo, per cui fare il bravo e rigar dritto, perché il lavoro è un diritto, è un tuo diritto, lo è di tutti o nessuno, un umano diritto.

Alessandro Ghebreigziabiher

29/4/201 https://www.storieenotizie.com

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