Crimini israeliani contro il leader detenuto Marwan Barghouthi e i suoi compagni nella prigione di Megiddo
Ramallah. La Commissione per gli Affari dei Detenuti e Club dei prigionieri palestinesi hanno dichiarato che le forze repressive subordinate al servizio carcerario israeliano hanno commesso un nuovo crimine contro il leader detenuto Marwan Barghouthi, membro del Comitato Centrale del Movimento Fatah, e i suoi compagni isolati nelle celle della prigione di Megiddo. Il crimine è rappresentato dal fatto di averlo sottoposto a un brutale attacco il 9 settembre 2024, che ha causato diverse ferite al suo corpo, in particolare alla parte superiore del corpo.
In base alle informazioni riportate dall’avvocato della commissione, il pestaggio si è concentrato sulla testa, sulle orecchie, sulle costole e sugli arti, causandogli un’emorragia nell’orecchio destro, lesioni al braccio destro e forti dolori alle tibie, al torace e alla schiena. Aveva infezioni all’orecchio e difficoltà nei movimenti, dovute alla deliberata negligenza medica.
La commissione e la società hanno confermato che i ripetuti attacchi e aggressioni contro i simboli e i leader del Movimento dei prigionieri fin dall’inizio del genocidio rappresentano un vero e proprio tentativo di assassinio.
La commissione e la società hanno sottolineato che l’amministrazione carceraria sta isolando decine di leader in circostanze tragiche e critiche, sottoponendoli ad attacchi brutali all’interno delle loro celle, oltre ai crimini di tortura e fame e alle violazioni mediche che hanno avuto luogo fin dall’inizio del genocidio.
La Commissione e la società hanno confermato che le violazioni commesse nelle prigioni e nei campi militari sono considerate un secondo tipo di genocidio.
Nel corso dell’ultimo anno, 41 detenuti sono stati assassinati nelle prigioni israeliane, dove decine di arrestati a Gaza sono ancora sotto sparizione forzata.
Barghouthi è detenuto dal 2002 e condannato all’ergastolo oltre a 40 anni. È stato esposto a molteplici trasferimenti e isolamenti: è stato trasferito dalla prigione di Ofer all’isolamento della prigione di Ayalon-Ramla, e poi all’isolamento di Ohelekdar, poi alla prigione di Ramla e infine alla prigione di Megiddo.
La commissione e la società hanno chiesto alle organizzazioni internazionali per i diritti umani di porre fine allo stato di indifferenza nei confronti dei crimini di genocidio e dei crimini commessi contro i detenuti nelle carceri israeliane, e di eliminare l’immunità eccezionale concessa a Israele dagli antichi mandati, considerando Israele al di sopra della legge e della responsabilità.
(Fonti: Wafa, Quds News).
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