CRISI: SOLUZIONI IN ITALIA

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In versione interattiva http://www.blog-lavoroesalute.org/lavoro-e-salute-novembre-2020/

1) Immediata attuazione del sistema delle tre T: tracciare, testare e trattare. Occorre fare un piano di tamponi per tutti, basando sulla prevenzione la lotta contro la recrudescenza delle infezioni.

2) Immediata attuazione di un piano di mobilità pubblica sostenibile che parta dal potenziamento del trasporto pubblico locale con mezzi a impatto zero e dall’utilizzo coattivo del complesso dei mezzi di trasporto collettivi presenti nel paese.

3) Immediato potenziamento della sanità pubblica con assunzioni stabili per il raggiungimento di standard tedeschi nell’organico, rafforzamento della medicina territoriale, aumento significativo dei posti letto a partire dalle terapie intensive.

4) Immediato finanziamento della scuola pubblica per la riduzione del numero degli alunni per classe e conseguente assunzione del personale necessario, immissione in ruolo dei precari con concorso a titoli, piano per l’edilizia scolastica, estensione del tempo pieno, generalizzazione della scuola per l’infanzia pubblica;

5) Blocco dei licenziamenti per tutte le imprese e blocco degli sfratti per tutto il 2021

6) Estensione cassa integrazione a tutto il 2021 con semplificazione procedure specie cassa in deroga contro i rimpalli stato – regioni e con forte aumento dei controlli contro gli imprenditori truffaldini, sostegno alle piccole imprese, artigianato e lavoro autonomo colpiti dalle misure restrittive e dalla pandemia.

7) Reddito di base per tutte e tutti quelli che non hanno reddito o con un reddito insufficiente per vivere estendendo l’attuale reddito di cittadinanza ed eliminando le condizionalità che ne limitano la platea e lo trasformano in uno strumento per altro fallimentare di “workfare”;

8) Abolizione della Legge Fornero contro ogni tentativo di allungare la vita lavorativa sottraendo lavoro a giovani: invece di cancellare a già striminzita quota 100 bisognerebbe garantire almeno la possibilità di andare in pensione con 62 anni di età o 40 di contributi! Con annualità di vantaggio per le donne come riconoscimento del lavoro di cura.

9) Piano per il lavoro che, oltre al potenziamento della sanità e dell’istruzione pubblica con assunzioni che ci riportano nel pubblico entro le medie europee, preveda;

a) riassetto idrogeologico del territorio, messa a norma ed efficientamento energetico di tutti gli edifici pubblici,

b) piano straordinario casa con recupero del patrimonio pubblico dismesso e inutilizzato compatibile con la residenza e sua assegnazione all’edilizia popolare;

10) piano rafforzamento strutturale del paese per la riconversione ambientale delle produzioni, l’efficientamento energetico, l’agricoltura e allevamento sostenibili, la crescita di filiere produttive della mobilità sostenibile, rilocalizzazione di produzioni di farmaci, apparati e dispositivi sanitari. Intervento diretto del pubblico con l’assunzione del controllo di settori strategici quali le rete dell’energia, la rete unica delle telecomunicazioni e la siderurgia, la creazione di un polo finanziario pubblico e l’investimento per un forte sistema pubblico della ricerca.

11)) Taglio delle spese militari e stop alla richiesta di utilizzo di 30 miliardi del Recovery Fund per programmi di riarmo.

Punti di programma pubblicati sul numero di novembre del mensile Lavoro e Salute

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