Cuba tra la realtà e la finzione delle reti sociali
Come hanno denunciato autorità nell’isola ed analisti, il paese è vittima del terrorismo mediatico attraverso l’uso delle piattaforme virtuali che generano matrici di opinione tergiversate sugli avvenimenti.
Per ciò, in questa settimana le reti “hanno informato” sulla rinuncia di un viceministro che rimane nel suo incarico, la falsa occupazione della provincia centrale di Camagüey, concentrazioni di massa sul Malecon de L’Avana e la fuga in Spagna del generale dell’esercito Raúl Castro, che non è uscito dal paese.
Non sono neanche mancati i supposti assassinati di persone che poi sono apparsi nel telegiornale per dare attestazione della loro propria vita.
In realtà, come ha assicurato il presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel, Cuba il passato 11 luglio è stata testimone di tumulti, molti di loro con vandalismo, assalto a centri di salute, negozi e perfino il lancio di cocktail Molotov e pietre tanto ad istituzioni come a persone.
Martedì scorso, il titolare del Ministero di Relazioni Internazionali (Minrex), Bruno Rodríguez, ha accusato il governo degli Stati Uniti di utilizzare strumenti digitali di alta tecnologia e le bugie per spiegare una campagna capace di generare disordine, instabilità e proteste nell’isola.
D’accordo con gli specialisti, Cuba è centro del bersaglio di una guerra non convenzionale di design statunitense in tempi di Internet che a partire dalla creazione di account falsi nelle reti sociali e la generazione di fake news, ha ottenuto l’amplificazione artificiale di una crociata contro il governo.
Inoltre, il contesto è stato marcato in questi giorni da attacchi cibernetici, originati fondamentalmente negli Stati Uniti, al portale ufficiale del Minrex in Internet, a quello della Presidenza, del quotidiano Granma o al sito web Cubadebate, uno di quelli di maggiore traffico nel territorio insulare.
Il governo cubano ha autorizzato, per mitigare la crisi, l’entrata in territorio nazionale dal prossimo lunedì e fino al 31 dicembre di questo anno, di alimenti, prodotti di toilette e medicine senza limite di valore di importazione e libera di pagamento di dazi, solo regolati dai condizionamenti delle linee aeree.
L’appello di Díaz-Canel è per la concordia, il rispetto e l’unità in una Cuba che respinge l’ingerenza di Washington nei suoi temi interni e difende il suo diritto alla sovranità e alla pace.
Ig/cgc
20/7/2021 https://italiano.prensa-latina.cu
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