Da dove arrivano le notizie sull’Ucraina rilanciate dai nostri media? Vi spieghiamo chi è la fonte
Una buona parte delle notizie sull’Ucraina che leggiamo provengono da un’ unica fonte, l’ISW, le cui veline sono rilanciate continuamente dai media italiani. E sapete di chi è l’Institute of Study of War e quali scopi ha? Siamo direttamente nel cuore dei neocon americani.
Da dove arrivano le notizie sull’Ucraina rilanciate dai nostri media?
Una settimana fa tutte le principali agenzie di stampa italiane rilanciavano la notizia delle accuse a Mosca da parte del Dipartimento di Stato Americano di aver utilizzato armi chimiche in Ucraina. In particolare di aver utilizzato un agente chimico, la cloropicrina, contro le forze ucraine, in violazione della Convenzione sulle armi chimiche.
Questo che vedete è il lancio dell’AGI, del tutto simile a quello dell’ANSA e di tutto il resto dell’informazione. La fonte, oltre al generico “Dipartimento di Stato” è l’ISW, l’Institute of Study of War.
Lo stesso Istituto periodicamente rilancia la stessa identica notizia, come nel Dicembre 2023.
Di queste notizie, in seguito, non c’è stata nessuna conferma. Ma non si tratta di un caso isolato. La cosa è sistematica e riguarda proprio l’ISW le cui veline sono rilanciate continuamente dai media italiani. Basta fare una semplice ricerca dei lanci di agenzia sulle vicende in Ucraina. Per esempio l’ANSA:
Non è da meno Rai News:
E che dire dell’AdnKronos?
Open, il ‘campione’ del debunking, ovviamente, non è da meno, e ha la sua fonte per svelare i segreti del Cremlino: sempre l’ISW.
Che cos’è l’ISW?
L’Institute of Study of War di proprietà della famiglia Kagan, è un think tank con sede a Washington, fondato nel maggio 2007 da Kimberly Kagan, che fornisce ricerche, studi, analisi e rapporti in ambito militare e in materia di affari esteri.
L’ ISW è sostenuto da un gruppo di appaltatori della difesa USA come General Dynamics e Raytheon, ed è di proprietà della famiglia Kagan, di cui fa parte Robert Kagan autore di “Rebuilding American Defense” del PNAC, il Project for a New American Century.
Parliamo della più influente famiglia tra i leader neocon americani. Una lobbies che in questi anni ha visto tra le proprie Norman Podhoretz, Irving Kristol, Paul Wolfowitz, il già citato Robert Kagan (figlio di Donald), Frederick Kagan (l’altro figlio di Donald), Victoria Nuland (moglie di Robert), Elliott Cohen, Elliott Abrams e Kimberley Allen Kagan (moglie di Frederick) .
Dunque, Robert Kagan è il marito di Victoria Nuland, Vicesegretaria di Stato USA dimissionaria e artefice della politica interventista americana in Ucraina. È quella del famigerato “Fuck the Europe” a fronte delle prudenze europee verso l’ultradestra di Maidan nel maggio 2014.
Nuland è stata l’agente neocon per eccellenza. Oltre a servire come ambasciatrice di Bush jr presso la NATO, è stata assistente segretario di stato del presidente Barack Obama per gli affari europei ed eurasiatici nel periodo 2013-17, quando ha partecipato al rovesciamento del presidente filo-russo dell’Ucraina Viktor Yanukovich.
Il messaggio principale dei neocon è che gli Stati Uniti devono predominare nella potenza militare in ogni regione del mondo e devono confrontarsi con le crescenti potenze regionali che un giorno potrebbero sfidare il dominio globale o regionale degli Stati Uniti, le più importanti Russia e Cina.
I neocon hanno sostenuto l’allargamento della NATO all’Ucraina anche prima che diventasse la politica ufficiale degli Stati Uniti sotto il presidente George W. Bush, Jr. nel 2008. Consideravano l’adesione dell’Ucraina alla NATO come la chiave per il dominio regionale e globale degli Stati Uniti.
Robert Kagan spiegava così la politica di allargamento della NATO nell’aprile 2006:
“Russi e cinesi non vedono nulla di naturale nelle [rivoluzioni colorate’ dell’ex Unione Sovietica], solo colpi di stato sostenuti dall’Occidente progettati per far avanzare l’influenza occidentale in parti strategicamente vitali del mondo. Hanno così torto? La riuscita liberalizzazione dell’Ucraina, sollecitata e sostenuta dalle democrazie occidentali, non potrebbe essere solo il preludio all’incorporazione di quella nazione nella NATO e nell’Unione Europea, in breve, l’espansione dell’egemonia liberale occidentale?”
I neocon hanno cercato questa battaglia. Kagan e il PNAC hanno rappresentato il nucleo ultra-conservatore americano che ha guidato la politica USA di Bush Junior e che ha inventato le armi chimiche di Saddam.
Secondo Kagan, anche la guerra biologica da strumento del terrore potrebbe trasformarsi in uno “strumento politicamente utile” qualora servisse agli americani per consolidare la propria leadership e per fermare il multipolarismo.
È sempre in questo paper “Rebuilding America’s Defenses: Strategies. Forces, and Resources For a New Century” che si afferma l’assoluta necessità da parte USA e occidentale di arrivare almeno al 3,8% di spesa per la difesa e armamenti.
In conclusione, parliamo di una struttura lobbistica dei neocon all’interno degli apparati USA che si adopera in funzione egemonica. E dunque il ramo mediatico assume un importanza vitale per una simile strategia. Il controllo della narrazione è essenziale in una fase di instabilità e conflitto in cui la maggior parte delle strategie e previsioni si sta rivelando sbagliato.
9/5/2024 https://www.kulturjam.it/
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