Dal 7 ottobre, gli USA hanno consegnato ad Israele oltre 20 mila bombe non guidate

Washington – The Cradle. Gli Stati Uniti hanno inviato decine di migliaia di bombe a Israele, dall’inizio del suo genocidio a Gaza, ha riferito il New York Times (NYT) il 25 luglio, citando i dati compilati questa settimana dall’Istituto ebraico per la sicurezza nazionale statunitense.

I dati mostrano che Washington ha inviato oltre 20 mila bombe non guidate, circa 2.600 bombe guidate e 3 mila missili di precisione.

Le bombe non guidate, note anche come “dumb bomb”, sono in genere meno precise e uccidono un numero maggiore di civili, soprattutto in aree densamente popolate come Gaza.

Dall’inizio della guerra a Gaza sono stati spediti a Israele anche aerei, sistemi di difesa aerea e munizioni.

Molte di queste spedizioni erano classificate o tenute nascoste. Secondo un’analisi della Foundation for Defense of Democracies, ciò che è stato consegnato a marzo di quest’anno costituisce già “un numero e una varietà enormi di armi”.

Il rapporto è arrivato mentre il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu era in visita a Washington, dove ha incontrato Joe Biden e il suo vicepresidente il 25 luglio e ha tenuto un discorso di fronte al Congresso degli Stati Uniti un giorno prima.

La visita è coincisa anche con un articolo di Politico, secondo il quale “Israele sta aumentando privatamente la pressione sull’amministrazione Biden e sui parlamentari di Capitol Hill per dare il via libera alle armi di cui dice di aver bisogno per proteggersi da un Iran sempre più aggressivo e dai suoi proxy”.

Secondo una fonte, la delegazione di Netanyahu sta facendo circolare tra i parlamentari statunitensi un elenco di sistemi d’arma che vuole siano consegnati più velocemente. La fonte ha aggiunto che i rappresentanti israeliani hanno consegnato la lista ai membri del Congresso dopo il discorso di Netanyahu del 24 luglio.

Israele “ha bisogno delle armi per rafforzare le sue scorte”, ha detto la fonte. “Il fatto che Israele stia spingendo per ottenere le armi ora indica che sta cercando di consolidare i trasferimenti e di rafforzare le sue scorte prima delle elezioni statunitensi di novembre”, aggiunge il rapporto di Politico.

Secondo la fonte, le armi sulla lista israeliana in corso di invio differiscono da quelle trattenute dal governo di Biden a maggio per “preoccupazioni” sulla situazione a Rafah, invasa da Israele a dispetto di mesi di avvertimenti internazionali.

Giovedì, il presidente della Camera per gli Affari esteri, Michael McCaul, ha confermato a Politico che Israele stava cercando di ottenere l’approvazione per i trasferimenti di armi questa settimana. McCaul ha detto che si tratta di armi che il governo statunitense ha chiesto ai parlamentari di approvare mesi fa.

Sia lui che la fonte hanno rifiutato di identificare esattamente le armi incluse nella lista israeliana.

“I quattro angoli hanno tutti firmato questi sette sistemi d’arma, e dopo di ciò la nostra esperienza è che con Israele, in particolare in caso di emergenza, avremmo una notifica formale in cui la firmiamo, e poi le armi sono pronte a partire. Questo non è accaduto, e di solito si tratta di una questione di giorni, e ora sono passati due mesi, quindi è ovvio che le stiano trattenendo”, ha detto McCaul.

“Dateci gli strumenti più velocemente e finiremo il lavoro più velocemente”, ha detto Netanyahu durante il discorso al Congresso, ribadendo i commenti fatti in un video controverso a giugno, criticando Washington per aver trattenuto diverse spedizioni di armi da Israele. L’amministrazione Biden ha negato di aver trattenuto altre armi oltre a quelle messe in pausa a maggio.

Più di 100 spedizioni di armi statunitensi sono state fornite a Israele dall’inizio del genocidio, che ha ucciso più di 39 mila persone – la maggior parte donne e bambini.

Una bomba di fabbricazione statunitense ha ucciso decine di civili palestinesi in un attacco israeliano contro una tendopoli a Rafah, a maggio. Bombe di fabbricazione statunitense sono state sganciate anche nel sud del Libano.

Traduzione per InfoPal di F.L.

27/7/2024 https://www.infopal.it/

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