Dalla sanità cubana
L’Agenzia Cubana di Notizie ha informato che Cuba ha cominciato ad applicare dal 7 gennaio il Nasalferón ai viaggiatori e ai loro familiari, un farmaco dell’industria biotecnologica per evitare la trasmissione del SARS-CoV-2, e rinforzare il sistema immunologico.
La somministrazione del medicinale in gocce è iniziata nei municipi Boyeros e Diez de Octubre, e poi, in accordo con un’informazione della sessione del Consiglio di Difesa Provinciale de L’Avana, s’estenderà al resto della capitale. Ileana Morales, direttrice di Scienza e Innovazione Tecnologica del Ministero di Salute Pubblica, ha spiegato che si applicherà una goccia per via nasale la mattina e una seconda la sera, per cinque – dieci giorni.
Il Nasalferón è a base di IFN-alfa-2b-umano ricombinante che, grazie alle proprietà immuno-modulatrici e antivirali del IFN-alfa, realizza una protezione di fronte all’esposizione del virus.
La relazione sulle investigazioni realizzate dal Centro d’Ingegneria
Genetica e Biotecnologia (CIGB) per contribuire al controllo
dell’epidemia della COVID-19, dimostra che il passaggio dell’Interferone
nel sangue, con i massimi livelli di concentrazione a 30-45 minuti
dalla somministrazione nasale, incrementa i marcatori di risposta
antivirale e immunitaria innata a livello della mucosa orofaringea e nei
linfociti del sangue periferico. Gli specialisti assicurano che evita
la diffusione della malattia e modifica la quantità di anticorpi
presenti nell’organismo, rinforzando il sistema immunologico e
garantendo che la persona, se s’infetta, non sviluppi sintomi gravi.
I dati dell’Accademia delle Scienze di Cuba riportano che sino al mese
d’agosto sono stati trattati con questo medicinale 17.241 lavoratori
della salute e 1.105 persone vulnerabili.
Ovviamente si tratta di un medicinale di supporto alla crisi sanitaria formatasi ma, per far fronte alla complessa situazione in questo momento, le autorità sanitarie cubane invitano all’autoresponsabilità e allo stretto compimento delle misure di protezione.
Lorenzo Poli
12/3/2021 https://www.pressenza.com
Cos’è il Nasalferón che Cuba applica a viaggiatori e familiari?
In accordo con un’informazione della sessione del Consiglio di Difesa Provinciale de L’Avana, l’applicazione del medicinale in gocce è iniziata in un primo momento nei municipi Boyeros e Diez de Octubre, e poi s’estenderà al resto della capitale.
Cuba ha cominciato ad applicare dal 7 gennaio il Nasalferón ai viaggiatori e ai loro familiari, un farmaco dell’industria biotecnologica per evitare la trasmissione del SARS-CoV-2, e rinforzare il sistema immunologico, ha informato l’Agenzia Cubana di Notizie.
In accordo con un’informazione della sessione del Consiglio di Difesa Provinciale de L’Avana, l’applicazione del medicinale in gocce è iniziata in un primo momento nei municipi Boyeros e Diez de Octubre, e poi s’estenderà al resto della capitale
Ileana Morales, direttrice di Scienza e Innovazione Tecnologica del Ministero di Salute Pubblica, ha spiegato che si applicherà una goccia per via nasale la mattina e una seconda la sera, per cinque – dieci giorni.
«I conviventi devono cominciare il trattamento tre giorni prima dell’ arrivo del viaggiatore al suo domicilio», ha precisato Morales.
Il Nasalferón è a base di IFN-alfa-2b-umano ricombinante per somministrazione nasale che, grazie alle proprietà immuno-modulatrici e antivirali del IFN-alfa, realizza una protezione di fronte all’esposizione del virus.
La relazione sulle investigazioni realizzate dal Centro d’Ingegneria Genetica e Biotecnologia (CIGB) per contribuire al controllo dell’epidemia della COVID-19, dimostra che il passaggio dell’Interferone nel sangue, con i massimi livelli di concentrazione a 30-45 minuti dalla somministrazione nasale, mette in evidenza l’incremento dei marcatori di risposta antivirale e immunitaria innata a livello della mucosa orofaringea e nei linfociti del sangue periferico.
Gli specialisti assicurano che evita la replica della malattia e modifica la quantità di colonie presenti nell’organismo.
Inoltre rinforza il sistema immunologico e garantisce che se la persona s’infetta non sviluppa sintomi severi, hanno spiegato gli esperti.
I dati dell’Accademia delle Scienze di Cuba, riportano che sino al mese d’agosto sono stati trattati con questo medicinale 17.241 lavoratori della salute e 1.105 persone vulnerabili.
Di fronte alla complessa situazione che il paese affronta in questo momento, le autorità sanitarie reiterano l’importanza dell’auto responsabilità e lo stretto compimento delle misure di protezione.( MG-Granma Int.)
http://it.granma.cu/cuba/2021-01-14/cose-il-nasalferon-che-cuba-applica-a-viaggiatori-e-familiari
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