Dare voce a ogni forma di discriminazione basata sulla disabilità
«Appreso che nel nostro ordinamento le tutele esistono, esistono anche gli strumenti operativi e i soggetti ai quali rivolgersi in casi di discriminazione e/o molestie», vale a dire «le Associazioni, i Centri Antidiscriminazione, gli operatori del diritto specializzati, le Forze dell’Ordine, la Magistratura, che tutelano e proteggono da ogni forma di aggressione, va sottolneata l’importanza di non farsi intimorire e di cercare di dare voce ad ogni forma subdola di intimidazione, segregazione, perpetrata ai danni delle persone con disabilità, in ogni ambiente»: si conclude così l’ampio approfondimento dedicato alla discriminazione delle persone con disabilità da parte del Centro Studi Giuridici HandyLex, di cui suggeriamo senz’altro la consultazione a tutti e tutte (a questo link).
«La discriminazione – vi si scrive tra l’altro -, termine tanto diffuso ma probabilmente poco chiaro, utilizzato qualche volta forse in maniera non opportuna ma che sempre più spesso, nonostante la cultura sociale e giuridica abbia fatto passi da gigante negli ultimi anni, torna purtroppo, alle cronache quotidiane. Gli episodi discriminatori possono essere molteplici, si possono creare in vari contesti e colpiscono sempre le persone più deboli. Questo approfondimento intende dunque far conoscere, a grandi linee, quali siano le norme più importanti e ovviamente i metodi giuridici in senso stretto presenti all’interno del nostro ordinamento nazionale, per combattere episodi discriminatori compiuti a danno delle persone con disabilità, ricordando, che a livello internazionale esistono numerosi trattati ancora non recepiti o recepiti in parte dall’Italia».
La maggiore attenzione di HandyLex, ricordiamo ancora in conclusione, guarda in particolare ai tre macroambiti dove si verificano la maggior parte degli episodi discriminatori nei confronti delle persone con disabilità, vale a dire la quotidianità, il mondo del lavoro e la scuola. (S.B.)
Ricordiamo ancora il link per accedere all’approfondimento sulla discriminazione proposto dal Centro Studi Giuridici HandyLex.
16/1/2023 https://www.superando.it
Cosa dovrebbe fare l’Unione Europea per la vita delle persone con disabilità?
Sapete cosa sta facendo l’Unione Europea per migliorare la vita delle persone con disabilità? Cosa potrebbe fare concretamente e di più? Sono essenzialmente questi i temi sui quali si basa il breve sondaggio anonimo lanciato online dalla Commissione Europea, nell’àmbito della campagna “Insieme per i diritti: la Strategia per le Persone con Disabilità”, un sondaggio (disponibile anche in italiano e in versione di facile lettura) che è una preziosa opportunità per tutti i cittadini e le cittadine dell’Unione Europea, con e senza disabilità. Le risposte potranno arrivare entro il 1° febbraio
Sapete cosa sta facendo l’Unione Europea per migliorare la vita delle persone con disabilità? Quali questioni o quali politiche contano di più? Cosa potrebbe fare concretamente e di più l’Unione Europea? Cosa ne pensate della campagna Together for Rights?
Si basa su queste domande il breve sondaggio anonimo lanciato online dall’Unità Disabilità e Inclusione della Direzione Generale per l’Occupazione e gli Affari Sociali della Commissione Europea, nell’àmbito della citata campagna Together for Rights: the Strategy for Persons with Disabilities (“Insieme per i diritti: la Strategia per le Persone con Disabilità), volta appunto a promuovere i diritti delle persone con disabilità nell’Unione Europea e a sostenerle nel rivendicare tali diritti.
Il sondaggio – che riteniamo costituisca un’importante e preziosa opportunità per tutti i cittadini e le cittadine dell’Unione Europea, con e senza disabilità – è disponibile in venticinque lingue, naturalmente italiano compreso (vi si accede a questo link) e ne è stata elaborata anche una versione di facile lettura (a quest’altro link). Tutti e tutte possono rispondere ad esso entro il 1° febbraio prossimo. (S.B.)
Ringraziamo Luisella Bosisio Fazzi per la segnalazione.
17/1/2023 https://www.superando.it
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!