Domani la sentenza per Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò.
Domani il tribunale e la giuria popolare avranno una grande responsabilità, ovvero quella di seguire o meno i diktat dei pm con l’elmetto che hanno portato avanti questo processo, e gli altri in corso, con il sangue agli occhi, tentando di applicare ai notav ogni tipo di capo d’accusa, il più estremo possibile, e questo per terrorismo ne è l’esempio.
Da parte della procura si vuole l’esemplarità, tant’è che riproporre lo stesso capo d’accusa nei confronti di Lucio, Graziano e Francesco la dice lunga sulle intenzioni di un accusa palesemente dopata.
In tutti questi mesi sono state moltissime le iniziative e le attestazioni di solidarietà ai quattro ragazzi e al movimento notav anche da persone non appartenenti direttamente ai movimenti di lotta, a dimostrazione di come questa sia una vera e propria ingiustizia, utile solo a fiaccare, o meglio a distruggere, il movimento notav, visto che con gli altri strumenti non ci si è mai riuscito.
Dal canto nostro abbiamo sempre ribadito di essere tutti colpevoli di resistere e di come per un compressore bruciato non si possa imbastire un processo del genere con una detenzione così dura e lunga e con un aspettativa di condanna ancor superiore. Abbiamo anche ribadito che “Quella notte c’eravamo tutti” (pdf in download gratuito) e domani attenderemo la sentenza con una presenza in aula bunker al carcere Lorusso Cotugno e dalle 17.30 a Bussoleno in piazza del mercato.
La libertà è una cosa seria, e noi vogliamo tutti i notav liberi subito!
Grida forte la Val Susa
che paura non ne ha
dalle barricate sventola
la bandiera dei notav
16/12/2014 www.notav.info
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