Donne e 8 marzo

Mancano alcuni giorni all’8 Marzo, festa internazionale della donna. La decisione dell’ Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1997 d’indire la giornata internazionale della donna per riconoscere il ruolo  delle donne a favore della pace e delle lotte per ottenere lavoro e paghe dignitose,per il diritto di voto e l’abolizione del lavoro minorile. La giornata anche per ricordare le 156 ragazze, tra le quali immigrate italiane, che morirono in un incendio in una fabbrica, superstiti i proprietari che si salvarono, senza liberare le operaie che erano tenute chiuse a chiave per timore di pause troppo lunghe.    

Oggi permangono discriminazioni, diritti negati come evidenzia, Amnesty International, in numerosi paesi  come l’Arabia Saudita, in materia di matrimoni custodia dei figli,ecc.  

In Egitto le donne non hanno diritti, mutilazioni dei genitali femminili, delitti d’ onore, molestie sessuali. In Iran, esiste una forte restrizione dei diritti delle donne, una donna può essere fermata per strada dalla polizia morale perchè non indossa il velo, infrazione, che può costare abusi, inoltre come è avvenuto per Cecilia Sala, giornalista arrestata, le carceri sono lager, interrogata per 10 ore sempre incappucciata faccia al muro. Un’altra donna arrestata in Ungheria, Ilaria Salis, incarcerata  a Budapest, in una cella  piccolissima, con le manette, un cinturone legato alle manette, in catene al processo trattamento indegno, questi sono alcuni dei diritti mancati alle donne.

Nel nostro paese le donne sono stuprate picchiate, nel 2024 i femminicidi sono stati 100. Vengono messe in discussione le conquiste l’autodeterminazione, la libertà responsabile nella procreazione.  Le donne che lavorano  soggette a infortuni mortali sono state 52 nel 2021.  Luana D’Orazio,  22 anni, inghiottita da un macchinario, sul quale lavorava. Una morte orrenda, i titolari hanno patteggiato la condanna. La mamma ha detto: “mi aspettavo più rispetto per la mia Luana”. Le diseguaglianze nei confronti di noi donne  sono eclatanti, mancano consultori, asili nido, servizi   pubblici,  le donne che lavorano hanno un 20 %  in meno sulle retribuzioni medie, il 40% in meno sulle pensioni.

Le donne continuano a farsi carico del lavoro di cura, per cui le ore utilizzate nel 2023, sono state 14,4 milioni, contro le 2,1 degli uomini. Le condizioni di povertà di milioni di persone nel nostro paese,  colpiscono in particolare le donne a Biella, un’anziana donna in difficoltà economiche ha rubato un vasetto di tonno in un supermercato, dopo esser stata scoperta si è scusata, si era fatta attirare da quel prodotto pregiato, la solidarietà dei carabinieri, che hanno pagato il prodotto, ha evitato problemi all’anziana.

Le donne presenti nella lotta Partigiana,  nella Resistenza, per la liberazione dal nazifascismo, le grandi manifestazioni negli anni hanno determinato  importanti presenze  delle  donne nel  lavoro, nel Parlamento, nelle istituzioni. I dati sopra esposti evidenziano un arretramento che passa attraverso le diseguaglianze, i diritti alla salute, al lavoro non precario, che colpisce in particolare le donne, un allarme per i processi degenerativi che investono   la politica e le istituzioni. La forza delle donne, delle giovani, insieme agli uomini in questo  8 marzo  per la difesa dei diritti.  Difendiamo la nostra Costituzione.

Carla Ladetto

2/3/2025 Candelo (Biella)

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