E’ neofascismo solo istituzionale
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Le opinioni di alcuni giovani e adulti con i quali ho avuto confronti sul momento politico preoccupano perchè saltano a piè pari il dato reale che l’aumento elettorale del Partito erede del fascismo è un risultato del rimescolamento elettorale interno alle articolazioni della destra e non rappresenta un ritorno al ventennio mussoliniano, ma certamente rappresenta un forte richiamo ideologico. E questo richiamo tambureggiante che preoccupa giovani impegnati, in particolare nei centri sociali, che rischiano uno stato di depressione politica. Sono amareggiati gli adulti che credevano il fascismo storia sepolta.
Altro salto lo compiono sul perchè del primo governo di estrema destra: ignorano che è stato determinato non da un aumento di consensio sociale ma concesso da una Legge truffa e anticostituzionale come la “Rosatellum” del PD.
TV e giornali hanno ben operato!
Con l’intervista allo storico Angelo d’Orsi in questo numero di Lavoro e Salute e quella al Presidente emerito della Corte Costituzionale Paolo Maddalena – nel numero di novembre – abbiamo fatto il punto dei risvolti regressivi delle istituzioni dopo decenni di debilitazione dei valori costituzionali.
Valori che nlle analisi elettorali non sono quasi mai messi in evidenza. Si tende a nascondere, facilitati dalla smemorizzazione costruita con la mistificazione della storia d’Italia e l’anafbetizzazione di massa – anche mediante le televisioni commerciali prima e poi seguite da quelle pubbliche – le scelte politiche che hanno riannodato il filo nero dei poteri dominanti sempre pronti a far rinascere i meccanismi della repressione diretta quando la complicità dell’ex sinistra rischia di non funzionare più.
Alle elezioni gran parte degli italiani ha votato per la Meloni per motivi che hanno poco a che fare con le radici politiche di Fratelli d’Italia.
E’ il PD che ci ha a che fare, nel 1996, l’ex presidente della Camera dei Deputati, Luciano Violante, arrivò a riabilitare i “ragazzi di Salò”, dal nome dello Staterello fantoccio dei fascisti nel 1943.
Da quel momento e per decenni il Partito Democratico le politiche attuate dagli ultimi governi tecnici e di “centro-sinistra” hanno favorito l’estrema destra. Per scongiurare questa ennessima offesa alla lotta partigiana sarebbe bastata una legge elettorale proporzionale, che però Letta non ha voluto. Ricordiamo che la coalizione di destra non ha preso il 51% dei voti e che è sbagliato dire che hanno il voto della maggioranza degli italiani.
E’ solo la traffaldina legge elettorale che assegna alla destra la maggioranza in parlamento e Letta andò alla festa dei Fratelli d’Italia per fare, pubblicamente, il patto con la Meloni per mantenere la legge maggioritaria rendere possibile l’alternanza al potere, come succede negli USA, cioè Partiti simili che si scambiano i ruoli di governo con una opposizione di facciata nell’intervallo tra le elezioni.
E’ evidente che o si mette fine alla legge elettorale maggioritaria e quiindi al bipolarismo oppure gli elettori saranno sempre presi per in fondelli. Ad esempio, nel 1994 Berlusconi si vide regalare la maggioranza grazie alla Legge elettorale pur avendo preso meno voti della coalizione progressista.
Ora ci ritroviamo con una destra che ha preso molti meno voti di allora ma determinerà in base a quel Patto il disimpegno definitivo dello Stato a sostegno dei servizi pubblici, istruzione e sanità in primis, contenute nell’Agenda Draghi che conteneva soprattutto l’aumento dei finanziamenti alle università da parte di industrie del comparto bellico che poi determinano anche gli indirizzi per le borse di studio e gli stessi contenuti di alcuni corsi universitari. Al contempo nelle scuole inferiori e superiori alti ufficiali militari sono stati investiti come educatori, con stages formativi nelle caserme, anche con lezioni da “storici” sulla Costituzione, e per finire “mente sana in corpo sano” alzabandiera corsi di ginnastica militare.
Certamente non stiamo tornando al ventennio ma è altrettanto certo che la repressione di questo governo di estrema destra contro il dissenso di piazza aumenterà velocemente, in particolare contro i lavoratori e gli studenti, perchè la strada gliela hanno asfaltata i governi di centrosinistra e centrodestra, con la consapevole e determinante collaborazione dei 5Stelle. Quindi ci pare ipocrita la rabbia del novello sinistro Conte sulle manganellate agli studenti della Sapienza, però non abbiamo visto lo sdegno di Conte nel governo Draghi mentre manganellavano gli studenti in lotta contro alternanza scuola lavoro.
Siamo di fronte a un dispiegamento neofascista – esplicito nei messaggi ed implicito nei provvedimenti – negli ambiti istituzionali, sostenuto da una prima linea di ferro formata da televisioni, tutte, e dai grossi giornali, quasi tutti ma nulla a che vedere con l’iniziale consenso sociale alla dittatura del ventennio, Un nuovo fronte antifascista inizia dalla controinformazione per la liberazione degli sfruttati dall’oblio.
Franco Cilenti
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