E per la Sanità sono ancora tagli!
«La si può raccontare come si vuole, ma non è vero che ci saranno più soldi per il Servizio Sanitario Nazionale e per il Diritto alla Salute, perché il saldo sarà decisamente negativo. Infatti, se da una parte sono previsti per gli anni 2015-2018 due miliardi e 600.000 euro per l’edilizia sanitaria, indennizzi per le persone danneggiate da sangue infetto e per i farmaci innovativi, dall’altra si approva l’ennesimo taglio, su richiesta delle Regioni, di circa 5 miliardi di euro al Fondo Sanitario Nazionale nei soli due anni 2015 e 2016».
Lo dichiara in in una nota Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i Diritti del Malato di Cittadinanzattiva, commentando i contenuti del Documento di Economia e Finanza (DEF), varato il 10 aprile scorso dal Consiglio dei Ministri.
«Pertanto – puntualizza ancora Aceti – quest’anno ci saranno ancora meno risorse, in termini assoluti, rispetto al 2014 e l’impatto del taglio colpirà ancora una volta l’accessibilità, la qualità e la sicurezza delle cure. Attualmente, lo ricordiamo, sono solo dieci le Regioni che riescono ad adempiere ai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e anche alla luce di questo dato, la scelta fatta con il Documento di Economia e Finanza va nella direzione opposta rispetto ai bisogni dei cittadini, che si scontrano invece ogni giorno con liste di attesa lunghissime, ticket elevati, assistenza territoriale non in grado di rispondere ai bisogni e ospedali sempre più razionati, fino all’inaccessibilità alle terapie innovative, come accade ad esempio nel caso dell’epatite C». «Per tutto ciò – conclude il coordinatore del Tribunale per i Diritti del Malato – in questo 2015 in cui ricorrono i trentacinque anni dalla fondazione della nostra organizzazione, abbiamo deciso di lanciare una campagna di mobilitazione nazionale per la protezione e il rilancio del Diritto alla Salute dei cittadini e del Servizio Sanitario Pubblico». (S.B.)
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14/4/2015 www.superando.it
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