Emilia Romagna, consegnate le firme dei cittadini contro l’Autonomia Differenziata

05 Feb 16:22 – DIRE Reg. Emilia-RomagnaAUTONOMIA. “EMILIA-R. CI RINUNCI”, QUASI 6.000 FIRME IN REGIONE /VIDEOCOMITATO DEL NO: TANTE SOTTOSCRIZIONI, SUCCESSO CHE NON CI ASPETTAVAMO(DIRE) Bologna, 5 feb. – Quasi 6.000 firme per chiedere allEmilia-Romagna di abbandonare la strada dellautonomia differenziata. Le ha raccolte e consegnate oggi in viale Aldo Moro a Bologna il Comitato contro ogni autonomia differenziata che per loccasione ha promosso anche un sit-in, ricordando il rischio di creare unItalia spaccata in due e accentuare ancora di più il divario tra nord e sud con lapprovazione del ddl Calderoli. In particolare, gli attivisti chiedono di "interrompere qualunque processo di acquisizione di richiesta di ulteriore particolare autonomia differenziata, cosicché dalleventuale ritiro delle attuali intese non possa seguirne un altro con altra maschera”, spiega la portavoce Maria Longo. Il presidente dellEmilia-Romagna Stefano Bonaccini dovrebbe "ritirare le intese e non adempiere a quello che il ddl Calderoli già ci dice e cioè di inviare le intese già negoziate dalla Conferenza delle Regioni". AllAssemblea legislativa si chiede invece di “dichiarare interrotto” il percorso o comunque di “non procedere ad altro iter alternativo per lacquisizione di ulteriori forme di autonomia". Questo perchè si "toglie potestà legislativa allo Stato e lo conferisce in via esclusiva alle Regioni su 23 materie, una più importante dellaltra. Dalla sanità allistruzione, alla cultura, al territorio, allambiente, al lavoro. Non ci saranno più contratti nazionali. E così a cascata, su 23 materie elencate nellarticolo 117, terzo comma, della Costituzione", evidenzia Longo. Il rischio infatti è che con lautonomia “possa scaturire, ma scaturirà, lo dico con certezza, una spaccatura dellItalia. lItalia unita verrà messa a dura prova. Mi rifaccio ad una battuta di Bersani che ho colto una volta in tv: bisognerà che richiamiamo Garibaldi…”. Il comitato comunque non si ferma qui, promettono i manifestanti che oggi consegnano le firme in Regione. “Ttemiamo che questo progetto scellerato possa avere corso, ma noi non ci fermeremo con la nostra battaglia”. Intanto, 6.200 firme raccolte, di cui 5.900 complessive certificate e consegnate oggi, sono “un grande successo. Non ci aspettavamo di uscire con così tante firme in così poco tempo in tutte le province dellEmilia Romagna- sottolinea Riccardo Gandini, altro attivista- tanti volontari che hanno dedicato il loro tempo per raccogliere queste firme mossi da un semplice principio: la tutela dei beni comuni". Non solo si genereranno squilibri tra Nord e Sud, ma ci aspetterà anche "una nuova ondata di privatizzazioni dei servizi pubblici, con la complicità sia dei governi locali di centrosinistra e del centrodestra, sia del governo nazionale". Lappello è dunque al presidente Bonaccini: “Ha una grande occasione per dimostrare la serietà e la coerenza delle sue affermazioni- aggiunge Giovanni Cocchi- per tre governi di seguito è andato a braccetto con la Lega. Adesso che c`è un nuovo governo si dichiara contrario al ddl Calderoli. Se fosse davvero coerente con questa sua posizione, dovrebbe ritirare le intese che ha già siglato nel 2019. Sennò quel che dice è assolutamente fuffa”. (Dav/ Dire16:22 05-02-24 .NNNNDelivered by @telpress

Comitato Emilia Romagna Contro ogni autonomia differenziata

5/2/2024

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