Etnia, reddito e Covid-19

Il New York Times ha pubblicato il 5 Luglio 2020 un’approfondita analisi dei dati sui casi di Covid-19 in varie contee degli Stati Uniti.[1] Un’analisi che, a detta loro, sarebbe rappresentativa di circa metà della popolazione americana. L’interesse del giornale nell’analisi dei case report a cui hanno avuto accesso, non è stato per dati clinici, la terapia, l’età o le malattie pregresse, ma per l’etnia e la razza. Pacificamente e senza troppo clamore, il New York Times dimostra quanto blacks, asians e latinos, i cosiddetti non-whites, sono stati sproporzionatamente colpiti da Covid-19, sia per quanto riguardo il numero di contagi sia per il tasso di letalità.

L’enorme letalità per Covid-19 tra i non-whites è stata imputata alla maggiore prevalenza di patologie pregresse (particolarmente diabete e obesità) in questa specifica porzione della popolazione. Il maggior numero di contagi invece potrebbe essere imputato al fatto che prevalentemente hanno lavori a contatto diretto col pubblico, utilizzano maggiormente trasporti pubblici e vivono in case affollate e multigenerazionali. Questi ultimi fattori riflettono in pratica condizioni socioeconomiche più sfavorevoli rispetto alla controparte di whites.

Michele Innocenzio

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20/7/2020

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