Expo vetrina speculativa delle Multinazionali.
Pisapia non era il Sindaco del “cambiamento”? Anche Pisapia la primavera se l’ è portato via!
Il caffè e l’acqua minerale prodotti dalla multinazionale svizzera Nestlè occuperanno ampi spazi all’Esposizione universale di Milano.La manifestazione diventerà una vetrina per l’azienda, che distribuirà 2,5 milioni di dosi di caffè e 150mila bottigliette di acqua minerale.
Il padiglione elvetico Nestlè sarà tra i più visitati presentandosi come paese responsabile e solidale nell’ alimentazione.Caffè ed acqua minerale occuperanno le quattro torri alte 15 metri.
Il credito di partecipazione della Svizzera a Expo 2015 è pari a 23,1 milioni di franchi, di cui otto finanziati da sponsorizzazioni. Tra i principali sponsor le Saline Svizzere, Geberit, Vacheron Constantin, Nestlè i quattro cantoni partner del Gottardo, le città di Basilea, Zurigo e Ginevra.
Nestlé gestirà anche la Piazzetta tematica acqua: l’azienda avrà in concessione uno spazio di circa 100 metri quadrati per vendere in esclusiva le proprie “minerali” S. Pellegrino, Acqua Panna, Levissima, Nestlé Vera, S. Bernardo, Recoaro e anche le bibite. Anche la Multinazionale Barilla, Coca Cola sono presenti in quanto ben inserita nel mercato globale.
Nei meccanismi che muovono l’esposizione mondiale, c’è una commistione tra grande opera e grande evento, in cui un evento privato si costruisce con soldi pubblici.
Tutta la propaganda è stata impostata con la tipica formula “dell’unica possibilità”, della “grande opportunità”, “dell’innovazione”, così come le solite schermaglie nei confronti degli oppositori si sono basate su parole come “disfattisti”, “conservatori” “affetti da sindrome di Nimby”.
Una propaganda divenuta imbarazzante alla luce dell’ondata di arresti, delle inchieste istituzionali, prima messe all’angolo e ora usate come cartina di tornasole, dei dati reali sugli investimenti e sul lavoro.
Un perfetto apripista per una nuova stagione di privatizzazioni e grandi opere (inutili); un passepartout, per l’attuale e autoritario governo Renzi, per agire come uno schiacciasassi di fronte a qualsiasi opposizione.
Una truffa vera e propria che, una volta finita, lascerà solo più speculazione privata, più debito pubblico, più precarietà.
Nello grande carrozzone di EXPO2015: le vie d’acqua e l’appalto dell’acqua al padiglione italiano.
Nel primo caso un’opera idrica inutile viene imposta alla cittadinanza, con una devastazione dei parchi cittadini, giocando sull’immaginario dell’elemento “acqua” e la distribuzione idrica; di fronte a questo, lo stesso Sindaco Pisapia, si mette pancia a terra per incensare l’opera, scordandosi che dovrebbe,invece, avere ben altre priorità rispetto all’acqua, al servizio idrico e alla volontà popolare (referendum 2011). La Nestlè, multinazionale svizzera – attraverso la controllata Sanpellegrino spa – gestirà la Piazzetta tematica Acqua del Padiglione Italia perchè, parole testuali: “Nell’area oggetto della concessione -spiega un comunicato diffuso da Assolombarda- sarà possibile organizzare un’offerta di degustazione di prodotti e vendita degli stessi, con focalizzazione sul prodotto tematico Acqua, che deve costituire l’offerta prevalente dell’area. Il Concessionario avrà diritto di vendere acqua prodotta in proprio, commercializzata da esso o in virtù di diritti di esclusiva, che deve dichiarare in sede di offerta”.
Expo una enorme, gigantesca, scenografia cinematografica: facciate senza nulla dietro, se non quella forte e irrefrenabile voracità in cui i territori, le ricchezze collettive e i beni comuni diventano il piatto principale.
Marilena Pallareti
7/2/2015 Associazione Attac – Forlì
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