Fecondazione eterologa: la vendetta del lombardo Maroni contro le donne e il diritto di scegliere
Mentre tutte le regioni italiane dopo la sentenza della Corte Costituzionale si sono accordate per un ticket di 500 euro per la fecondazione eterologa, in Lombardia questo procedimento sarà a totale costo delle donne che vi accedono;così si produrrà una evidente disparità fra Lombardia e le altre regioni, rompendo anche su questo punto l’universalismo del sistema sanitario nazionale e soprattutto accederanno alla fecondazione eterologa solo le persone abbienti . Contro ogni senso del limite e della decenza democratica e amministrativa il Governo regionale di centro-destra porta una ferita profonda alla dignità delle persone e al loro diritto di scegliere se e come diventare genitori. Si vuole ,tramite un provvedimento amministrativo costringere il più possibile i cittadini e le cittadine della Lombardia ad adeguare i propri comportamenti all’etica misogina e omofoba della Lega e del centro-destra,che si scandalizza della fecondazione eterologa in sé e anche della possibilità che la eterologa fornisce alle coppie omosessuali di diventare genitori. Proprio in un momento in cui quelle idee e quelle convinzioni non ispirano più le norme sulla fecondazione assistita,grazie a una lunga battaglia per modificare una legge (la legge 40 ) pessima, si da luogo ad una forma di vendetta meschina degna di uomini politici che si comportano come degli ayatollah. Come quelli ignorano il principio di laicità dello stato e il rispetto per l’autodeterminazione delle donne e degli uomini. Come in Spagna il governo è stato costretto a ritirare il progetto di legge antiabortista grazie alla mobilitazione delle donne e delle forze democratiche,così anche in Lombardia solo una ampia e aperta opposizione a questa decisione farà cessare questa discriminazione .
Giovanna Capelli
Segreteria Nazionale Rifondazione Comunista
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