Forum europeo per la sovranità alimentare
Oltre 500 delegati provenienti da più di 40 paesi si sono riuniti dal 26 al 30 ottobre 2016 a Cluj-Napoca in Romania per il 2° Forum Europeo per la Sovranità alimentare. Questo appuntamento prende il nome di “Nyéléni” una contadina originaria del Mali in Africa che ha dedicato la propria vita all’agricoltura e alla lotta per il cibo. Il primo Forum internazionale di Nyéléni per la Sovranità Alimentare svoltosi nel 2007 in Mali con la partecipazione di rappresentanti di movimenti di contadini, lavoratori agricoli e organizzazioni per la tutela dell’ambiente naturale venuti da tutto il mondo. Cosi un 1° Forum di Nyéléni Europa è stato organizzato nel 2011 a Krems in Austria. E questo 2° Forum Europeo a Cluj-Napoca in Romania, s’inserisce in quel processo per la sovranità alimentare, si è concentrato attorno a tre parole chiavi: Trasformare! Resistere! Costruire!
Oltre 500 delegati riuniti a Cluj-Napoca si sono confrontati soprattutto partendo dalle seguenti 4 assi tematiche:
1- Modello di produzione alimentare e di consumazione.
2- Distribuzione alimentare.
3- Diritto alle risorse naturali e ai Beni comuni.
4 Lavoro e condizioni sociali nei sistemi agricoli e alimentari.
La delegazione italiana era composta dall’Unione Sindacale di Base (USB), l’Associazione Rurale Italiana (ARI), da Contadinazione, dal Centro Internazionale Crocevia e dalla Ong Terra Nuova.
L’USB ha dato il proprio contributo rappresentando le azioni svolte in collegamento con le lotte dei braccianti agricoli col processo di organizzazione e di sindacalizzazione nella filiera agricola. E al tempo stesso evidenziando la necessità della creazione di un alleanza tra Contadini, lavoratori agricoli e consumatori per un cibo sano e contro ogni forma di sfruttamento come avviene nella filiera dell’agroindustria in generale.
Questo approccio, condiviso da tutta la delegazione italiana, è stato considerato una delle sfide che il movimento per la Sovranità alimentare europeo dovrà tenere presente nelle sue lotte contro l’Agro business, la Grande Distribuzione Organizzata e la Politica Agricola Comune (Pac) imposta dall’Unione Europea ai cittadini.
E l’Unione europea e le sue politiche anti-sociali e anti-migranti sono state denunciate e criticate fortemente durante i dibattiti e nel corso della plenaria e nei gruppi di lavoro.
Cosi è stata condivisa la necessità della ricerca e della costruzione di percorsi di lotte per una Giustizia sociale, per la Sovranità alimentare e contro ogni forma di razzismo e di xenofobia.
Ai margini del Forum, la delegazione dell’USB composta da Stefano Gianandrea de Angelis e Aboubakar Soumahoro, ha incontrato in presenza dell’Associazione Rurale Italiana (ARI) i rappresentanti dei sindacati agricoli presenti nel Coordinamento di “La Via Campesina Europa” che è la struttura europea di questo movimento internazionale che da anni lotta contro l’Agro business e per la Sovranità alimentare nel mondo.
Al termine dell’incontro, nel corso del quale entrambe le organizzazioni hanno presentato le proprie attività in relazione ai diritti dei lavoratori agricoli e dei contadini, si è concordato di condividere materiali e informazioni rispetto al tema della lotta per la Sovranità alimentare nei vari ambiti di discussione e d’iniziativa locali ed europee. E in particolare centrando l’attenzione sul tema dell’organizzazione dei lavoratori agricoli rispetto allo sfruttamento lavorativo e sociale nella filiera dell’agroindustria e non solo. Soprattutto tenendo presente le caratteristiche generali e specifiche degli stessi lavoratori. Si è ritenuto pertanto dato qualificante ed indispensabile la presenza di organizzazioni sindacali come l’USB nei processi di lotte per i diritti sociali e sindacali dei lavoratori agricoli sul piano nazionale, europeo ed internazionale.
Il percorso per la Sovranità alimentare, nel rispetto della condizione dei lavoratori in tutte le fasi della filiera produttiva agricola, vedrà un impegno sempre più costante della nostra confederazione in questo settore strategico. In particolare modo rispetto alle lotte contro i trattati commerciali transatlantici come TTIP o la CETA. Quest’esperienza rafforza e conferma l’importanza dell’impegno internazionale che l’USB sta portando avanti.
8/11/2016 www.usb.it
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