Fuochi artificiali, ipotesi di reato ambientale

Alla Procura della Repubblica di Ravenna

In altre circostanze abbiamo segnalato la nostra ipotesi che l’uso dei fuochi artificiali configuri il reato di cui all’art.374 del cpp; nessuno degli interlocutori ha dato segnali di attenzione alla nostra segnalazione; negli ultimi tempi si sono registrati ulteriori eventi negativi connessi a produzione ed uso di fuochi artificiali ( dall’evento che ha colpito tre lavoratori a Messina al coinvolgimento della popolazione civile a Malamocco – Venezia in occasione della festa della Madonna del mare; peraltro il 24 luglio cadra’ l’anniversario della strage operaia di Modugno (Bari) un strage dimenticata dai media e che tuttavia a chi ha memoria ricorda i gravi rischi connessi giò alla produzione di questa merce mortifera;

l’anno scorso, per via del vento, i fuochi usati a Ozzano (Bologna) hanno dato innesco a diversi piccoli incendi ma il sindaco di quel comune ha riferito che “sono stati autorizzati dal SUAP” come se una autorizzazione possa rendere innocua una merce pericolosa e inquinante; quest’anno con la “scusa” della festa di s.Apollinare si potrebbe ripetere un assurdo evento pericoloso e inquinante a Ravenna non voluto dalla Chiesa ma imposto , con “motivazioni” assolutamente sbagliate dai
decisori politici locali che evidentemente hanno una idea molto soggettiva della salute , della difesa dell’ambiente e anche del turismo;

sappiamo che l’evento è autorizzato dal SUAP (e deve essere autorizzato perché evidentemente ha come base aree demaniali peraltro notificate alla opinione pubblica dai media); le aree in cui sono stati installati i fuochi sono deducibili d notizie stampa (vedi allegato) in Italia certamente esiste una tendenza a confondere quel che è autorizzato con quello che è innocuo ma questa identificazione si configura come foriera di disastri che si ripetono in maniera esasperante;

la letteratura scientifica è esaustiva sulla nocività correlata all’inquinamento da fuochi artificiali ( e comunque ovviamente la magistratura ha facoltà di consultare la sanità pubblica sul tema) ; assessori e enti locali (per un supposto ritorno di immagine, comunque molto supposto) non possono avallare uno spreco di risorse …finalizzato ad inquinare;
confidiamo in un intervento della Procura di Ravenna affinché non venga reiterato il 22 luglio 2024 un nuovo inquinamento ambientale EVITABILE nel corso di una crisi climatica sempre più ingravescente , un inquinamento potenzialmente capace di innescare eventi negativi sia acuti che da dispersione/accumulo di sostanze tossiche nelle matrici ambientali.

dr.Vito Totire

medico del lavoro, portavoce circolo “Chico Mendes” aderente alla RETE NAZIONALE
LAVORO SICURO via Polese 30 40122 Bologna
333.4147329

21/7/2024

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