GALLERIA FOTOGRAFICA: Uno sguardo all’interno del campo profughi di Jenin, mentre Israele continua un’offensiva devastante, come i residenti affermano di non vedere da anni.

La seguente serie di fotografie, scattate dal fotografo palestinese Wahaj Bani Moufleh, mostra uno scorcio di quella che è stata la realtà nel campo profughi di Jenin nelle ultime settimane.

Fonte: English version

Di Mondoweiss Palestine Bureau –  31 gennaio 2025 

Palestinesi prendono parte al funerale della piccola Laila al-Khatib, di due anni, uccisa dopo essere stata colpita alla testa dalle forze coloniali israeliane nel villaggio di Muthalath, vicino a Jenin, nella Cisgiordania settentrionale occupata, durante un’operazione militare su larga scala nella zona, il 26 gennaio 2025. L’operazione militare israeliana in corso a Jenin e nei suoi campi profughi e villaggi adiacenti, volta a reprimere la resistenza armata palestinese, ha ucciso almeno 14 palestinesi secondo il Ministero della Salute. Decine di altri sono rimasti feriti, mentre migliaia di persone sono state costrette a lasciare le loro case. (Wahaj Bani Moufleh/Activestills)

Sono passate quasi due settimane da quando l’esercito israeliano ha lanciato la sua ultima offensiva sulla città occupata di Jenin, sul suo campo profughi e sulle città circostanti. Denominata Operazione “Muro di ferro”, l’operazione ha comportato un’invasione di terra e attacchi aerei che hanno causato una massiccia distruzione nella città, in particolare nel campo profughi di Jenin. Fino a venerdì 31 gennaio, almeno 19 palestinesi erano stati uccisi dall’esercito israeliano, tra cui un bambino di appena due anni. Decine di altri sono rimasti feriti e migliaia di palestinesi sono stati sfollati dal campo profughi.

L’attacco israeliano, che Israele sostiene sia per contrastare il “terrorismo”, è iniziato subito dopo un’operazione simile da parte dell’Autorità Nazionale Palestinese, che i funzionari palestinesi hanno affermato essere mirata a colpire i gruppi di resistenza armata nel campo e a “ripristinare l’ordine”. I funzionari israeliani hanno affermato che una volta completata l’operazione nel campo, l’esercito rimarrà lì, il che indica che questa invasione potrebbe essere diversa dalle numerose operazioni che Israele ha lanciato su Jenin negli ultimi anni.

I successivi attacchi israeliani e dell’Autorità Nazionale Palestinese hanno lasciato i residenti di Jenin nella paura, non solo per le loro vite, ma anche per ciò che il futuro riserva loro. Le tattiche utilizzate dall’esercito, tra cui la distruzione di massa delle infrastrutture, gli attacchi aerei, lo spostamento forzato dei residenti, il taglio dell’elettricità e dell’acqua, gli attacchi agli ospedali locali e altro ancora, hanno suscitato seri paragoni con le tattiche impiegate a Gaza.

La seguente serie di fotografie, scattate dal fotografo palestinese Wahaj Bani Moufleh, mostra uno scorcio di quella che è stata la realtà nel campo profughi di Jenin nelle ultime settimane.

Il fumo si alza sopra il campo profughi di Jenin, obiettivo primario dell’invasione israeliana in corso della città di Jenin, nella Cisgiordania settentrionale. I bulldozer blindati israeliani sono entrati nel campo, distruggendo infrastrutture e case, mentre testimoni riferiscono che alcune case sono state incendiate dalle forze israeliane. I droni volteggiano costantemente sopra il campo, mentre ingressi e uscite rimangono bloccati dalle forze israeliane, impedendo agli operatori sanitari e ai giornalisti di entrare nel campo profughi. Almeno 19 palestinesi sono stati uccisi e decine di altri sono rimasti feriti. 24 gennaio 2025. (Wahaj Bani Moufleh/Activestills)

Partecipanti al funerale trasportano i corpi di sei palestinesi uccisi durante un attacco aereo israeliano sul campo profughi di Jenin nella Cisgiordania occupata. Dal 7 ottobre 2023, almeno 816 palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane e dai coloni in Cisgiordania. 15 gennaio 2025. (Wahaj Bani Moufleh/Activestills)

Droni israeliani volteggiano sui cieli di Jenin, nella Cisgiordania occupata. L’uso di attacchi con droni da parte di Israele su Jenin e altre aree della Cisgiordania negli ultimi giorni ha significato un’escalation della violenza israeliana in Cisgiordania, con molti che temono che gli attacchi stiano diventando comuni. Un attacco con drone israeliano il 14 gennaio 2025, nel campo profughi di Jenin, ha ucciso sei palestinesi. (Wahaj Bani Moufleh/Activestills)

Una donna palestinese guarda dalla finestra mentre i partecipanti al lutto si riuniscono per dare l’addio al quindicenne Mahmoud Gharbiya, a Ibrahim Qanniri (23), a Husam Qannuh (34), a Moamen Abul-Haija (24) e ai suoi due fratelli minori, Amir e Baha, tutti uccisi in un attacco aereo israeliano sul campo profughi di Jenin, nella Cisgiordania settentrionale. L’attacco con i droni è avvenuto durante un’altra operazione militare lanciata dall’Autorità Nazionale Palestinese, che ha preso di mira i combattenti della resistenza nel campo di Jenin nelle ultime settimane, causando la morte di più di una dozzina di palestinesi. Subito dopo l’attacco aereo israeliano, l’Autorità Nazionale Palestinese ha cessato le sue operazioni ed è iniziata l’operazione israeliana soprannominata “Muri di ferro”. (Wahaj Bani Moufleh/Activestills)

Dolenti trasportano i corpi di sei palestinesi uccisi durante un attacco aereo israeliano il giorno prima sul campo profughi di Jenin nella Cisgiordania occupata, il 15 gennaio 2025. Il ministero della Salute palestinese ha dichiarato il 14 gennaio che un attacco aereo israeliano sul campo profughi di Jenin ha ucciso sei persone, tra cui un adolescente, con l’esercito israeliano che ha confermato di aver effettuato un attacco nella zona. (Wahaj Bani Moufleh / Activestills)

Le forze israeliane impediscono alle ambulanze di entrare nel campo profughi di Jenin, nella Cisgiordania occupata, durante una grande operazione militare per reprimere la resistenza armata palestinese, 22 gennaio 2025. Truppe, veicoli militari e bulldozer, supportati da attacchi aerei, droni ed elicotteri sono stati utilizzati nei raid a Jenin. Ai giornalisti e agli operatori sanitari è stato impedito di entrare nel campo di Jenin. (Wahaj Bani Moufleh/Activestills)

Palestinesi lasciano forzatamente il campo profughi di Jenin a seguito del raid israeliano. Le forze israeliane, utilizzando altoparlanti su droni e veicoli militari, hanno ordinato ai residenti di evacuare il campo. Migliaia di residenti del campo di Jenin hanno cercato rifugio presso familiari e amici nelle aree vicine, così come all’interno di rifugi temporanei allestiti all’interno della città. 23 gennaio 2025. (Wahaj Bani Moufleh/Activestills)

Un bulldozer israeliano distrugge le case palestinesi nel campo profughi di Jenin il 24 gennaio 2025. Bulldozer blindati israeliani sono entrati nel campo, distruggendo strade, negozi e case. Testimoni riferiscono che alcune case sono state bruciate dalle forze israeliane. (Wahaj Bani Moufleh/Activestills)

La madre della bimba di due anni Laila al-Khatib, uccisa il 25 gennaio dalle forze israeliane, piange il corpo della figlia durante il suo funerale nel villaggio di Muthalath, vicino a Jenin, nella Cisgiordania settentrionale occupata, il 26 gennaio 2025. La bambina è morta per le ferite riportate dopo essere stata colpita alla testa da un soldato israeliano il giorno prima durante un’operazione militare nella zona. (Wahaj Bani Moufleh/Activestills)

Traduzione di Grazia Parolari  “Tutti gli esseri senzienti sono moralmente uguali” -Invictapalestina.org

5/2/2025 https://www.invictapalestina.org

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