GAZA. Più di 200 i morti palestinesi nella strage “libera ostaggi” di Nuseirat

Quattro ostaggi sono stati recuperati dell’esercito israeliano in un’operazione preceduta e accompagnata da intensi bombardamenti. All’incursione avrebbero partecipato anche soldati USA

Pagine Esteri, 8 giugno 2024 – Prendeforme e numeri apocalittici la strage di palestinesi compiuta oggi a Gaza dall’esercito israeliano. Sono oltre 210 le vittime dell’attacco al campo profughi di al-Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Le immagini riprese dai giornalisti e dai testimoni all’interno dell’ospedale Al-Aqsa mostrano, tra gli altri, decine di corpi dilaniati di bambini. La struttura sanitaria è stata travolta dall’altissimo numero di feriti, almeno 400, che i sanitari soccorrono in condizioni disperate, sui pavimenti, senza medicine, con interruzioni di corrente, senza macchinari.

L’incursione di terra delle forze armate israeliane, con l’obiettivo di recuperare vivi 4 degli ostaggi portati a Gaza da Hamas il 7 ottobre, ha lasciato dietro di sé una lunghissima scia di sangue: almeno 60 persone sarebbero state uccise dagli spari dei soldati ma il numero maggiore di vittime è stato causato dai pesantissimi bombardamenti nel sovraffollato campo profughi.

Secondo l’agenzia Axios, che cita un funzionario dell’amministrazione statunitense, un’unità militare americana ha partecipato all’operazione israeliana che è al momento una delle più sanguinose di questi 8 mesi di guerra. Le autorità di Gaza denunciano l’utilizzo, da parte dei militari di Tel Aviv, del molo temporaneo costruito dagli USA al centro di Gaza. Secondo alcune testimonianze da accertare l’unità speciale avrebbe utilizzato un camion proveniente dal molo per entrare di sorpresa nel campo profughi palestinese.

Gli operatori di Medici senza frontiere presenti all’ospedale Al-Aqsa hanno dichiarato che la struttura ospedaliera è diventata un “bagno di sangue”.

Le forze israeliane hanno recuperato questa mattina quattro ostaggi vivi da due luoghi separati nell’area centrale di al-Nuseirat. I quattro, tre uomini e una donna, erano stati presi da militanti di Hamas al festival musicale Nova nel sud di Israele il 7 ottobre dello scorso anno.  Portati in ospedale per controlli medici, appaiono in buona salute e si sono riuniti subito con le famiglie.

Tra di essi c’è anche Noa Argamani, 25 anni, uno dei sequestrati più noti poiché il 7 ottobre fu ripresa in un video mentre veniva portata in moto a Gaza.

All’operazione hanno partecipato centinaia di soldati e di uomini di unità speciali dell’intelligence. La polizia israeliana ha fatto sapere che il comandante dell’Unità antiterrorismo, Arnon Zamora, è stato ucciso durante il raid.

8/6/2024 https://pagineesteri.it

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