Genocidio israelo-occidentale a Gaza: 33° giorno di bombardamenti: decine di morti e feriti
Per il 33° giorno consecutivo, Israele prosegue il suo sterminio di massa della popolazione della Striscia di Gaza e il suo olocausto di bambini e donne. I suoi aerei continuano a bombardare edifici e case, abbattendoli sui civili residenti, e provocando morte e distruzione.
Decine di palestinesi sono stati uccisi e molti altri sono rimasti feriti, nella notte tra martedì e mercoledì.
Mercoledì mattina, nove palestinesi sono stati uccisi e molti altri sono rimasti feriti nel bombardamento di una casa nel campo profughi di Jabalya, nel nord della Striscia di Gaza.
Fonti mediche palestinesi hanno riferito di vari morti e feriti nei bombardamenti che hanno preso di mira una casa nel campo di Nuseirat nella Striscia di Gaza centrale, e le vicinanze della Open University di Al-Quds, nella parte occidentale di Gaza.
Aerei hanno colpito la casa della famiglia Wahba, nel campo di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, provocando la morte di numerose persone e il ferimento di altri che sono stati trasferiti all’Ospedale dei Martiri di Al-Aqsa, nel centro della Striscia di Gaza, mentre diversi cittadini sono ancora sotto le macerie della casa distrutta.
(Foto: palestinesi eseguono una preghiera funebre per 15 membri della famiglia Thaher assassinati in massa la scorsa notte dagli attacchi aerei israeliani mentre dormivano nella loro casa a Jabalya, a nord della Striscia di Gaza).
Questa notte, gli aerei hanno effettuato un intenso bombardamento sul campo di Al-Shati, a nord-ovest della città di Gaza, sul quartiere di Tal Al-Hawa a sud-ovest della città, sull’area di Al-Fakhura vicino al campo di Jabalya, nel nord della Striscia di Gaza, e sul quartiere di Nasr a nord-est di Rafah, nel sud della Striscia.
Le vicinanze dell’ospedale indonesiano nel nord di Gaza sono state teatro di intensi bombardamenti di artiglieria, in concomitanza con l’emissione di una richiesta di soccorso da parte dell’amministrazione ospedaliera, poiché smetterà di funzionare entro poche ore a causa di un’interruzione di corrente.
Il numero delle vittime accertate finora, dall’inizio dell’aggressione del 7 ottobre, è salito a oltre 11.000 morti, e oltre 26.000 feriti, con cadaveri sparsi per le strade della città di Gaza, in una situazione sanitaria disastrosa.
L’ufficio stampa governativo ha dichiarato ieri che oltre 13.500 palestinesi sono stati uccisi o dispersi nell’offensiva israeliana su Gaza e che quasi 900.000 si trovano nel nord di Gaza e si rifiutano di lasciare le loro case e la loro terra.
Secondo il Programma alimentare mondiale (FAO), a Gaza solo un panificio su 23 è ancora operativo.
(Fonti: PIC, Quds Press, Quds News network, ministero della Salute di Gaza; credits foto: PIC, Quds News network, ministero della Salute di Gaza e autori).
Per i precedenti aggiornamenti:
https://www.infopal.it/category/operazione-spade-di-ferro-genocidio-a-gaza/
https://www.infopal.it/category/ciclone-al-aqsa/
https://www.infopal.it/category/video/
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