Genocidio israelo-statunitense: 382° giorno. 7 massacri contro famiglie gazawi, con 117 persone uccise e quasi 500 ferite. Pulizia etnica in corso nel nord della Striscia. Bilancio: 42.718 morti accertati e 100.282 feriti

InfoPal. L’olocausto gazawi ad opera delle forze coloniali genocide sioniste, armate e sostenute da USA ed Europa, è entrato martedì nel 382° giorno.

Le forze di occupazione israeliane hanno commesso sette massacri contro famiglie nella Striscia di Gaza, nelle ultime 24 ore, con l’uccisione di almeno 117 palestinesi e il ferimento di altri 478, secondo i dati rilasciati dal ministero della Salute di Gaza.

Le autorità sanitarie locali hanno confermato che il bilancio delle vittime palestinesi dell’assalto israeliano dal 7 ottobre è salito a 42.718 morti accertati, con altri 100.282 feriti. La maggior parte delle vittime sono donne e bambini.

Secondo le stesse fonti, i servizi di emergenza non sono ancora in grado di raggiungere molte vittime e cadaveri intrappolati sotto le macerie o sparsi sulle strade dell’enclave devastata dalla guerra, mentre le forze di occupazione israeliane continuano a ostacolare il movimento delle ambulanze e degli equipaggi della difesa civile.

Martedì 22 ottobre, quattro palestinesi sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti nel bombardamento di Khirbet al-Adas, a nord di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza.

Fonti mediche hanno affermato che quattro persone sono state uccise e altre due sono rimaste ferite quando l’occupazione ha bombardato una casa di proprietà della famiglia Madi e un gruppo di residenti a est della moschea Hamza, nell’area di Khirbet al-Adas, a nord di Rafah.

Pulizia etnica in corso nel nord della Striscia di Gaza.

Per il diciottesimo giorno consecutivo, l’occupazione continua l’assedio della Striscia di Gaza settentrionale, distruggendo e bombardando case e impedendo l’ingresso di rifornimenti alimentari.

Almeno otto civili sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti nel bombardamento israeliano del campo di Jabalia, nella Striscia di Gaza settentrionale.

Fonti locali hanno riferito che l’artiglieria dell’occupazione ha preso di mira gli sfollati nell’area di Al-Alami, nel campo di Jabalia, portando all’uccisione di 8 persone e al ferimento di altre.

L’artiglieria ha anche continuato a bombardare le aree del Blocco 4 e del Blocco 5, sempre nel campo di Jabalia.

15 palestinesi, tra cui donne e bambini, sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti in un attacco di droni israeliani sulla città di Beit Lahia, nella Striscia di Gaza settentrionale.

La Mezzaluna Rossa ha affermato che tre persone sono state uccise e altre sono rimaste ferite quando un drone israeliano ha preso di mira un gruppo di civili.

Secondo fonti mediche, 12 civili sono stati uccisi nel bombardamento di artiglieria dell’occupazione contro gli sfollati all’incrocio di Abu Al-Jidyan nel progetto di Beit Lahia.

L’occupazione israeliana continua l’assedio della Striscia di Gaza settentrionale, distruggendo e bombardando case, impedendo l’ingresso di scorte alimentari per il 18° giorno consecutivo e costringendo i residenti a spostarsi forzatamente, poiché oltre 10.000 cittadini nel progetto di Beit Lahia si rifiutano di trasferirsi a sud.

L’UNRWA riferisce che “il nostro personale nel nord di Gaza non è in grado di trovare cibo o cure mediche dopo tre settimane di continui bombardamenti israeliani”.

Video.

Scene apocalittiche degli intensi bombardamenti nel nord di Gaza, durante l’assedio militare israeliano in corso.

(Fonti: Quds Press, Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza; Euro-Med monitor; credits foto e video: Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza e singoli autori).

Per i precedenti aggiornamenti:

https://www.infopal.it/category/operazione-spade-di-ferro-genocidio-a-gaza

https://www.infopal.it/category/ciclone-al-aqsa

https://www.infopal.it/category/palestina-media-e-geopolitica-approfondimenti-e-analisi

22/10/2024 https://www.infopal.it/

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