Genocidio israelo-statunitense a Gaza: 266° giorno. Lo storico e resistente quartiere al-Shuja’iya nel mirino di Israele
Gaza-InfoPal. Le forze di occupazione israeliane continuano la loro guerra coloniale genocida nella Striscia di Gaza per il 266° giorno consecutivo, aggiungendo crimini su crimini, tra cui l’induzione della carestia, lo sfollamento forzato, l’infanticidio, il femminicidio, la prigionia e la tortura di migliaia di civili e la dispersione (e la possibile sparizione e traffico) di minori. Il tutto, con la complicità attiva di Stati Uniti, Europa e Occidente in generale.
Secondo i dati del ministero della Salute di Gaza, il bilancio aggiornato a giovedì delle vittime del genocidio israelo-statunitense nella Striscia di Gaza è salito a 37.765 morti accertati, in maggioranza bambini e donne, e a 86.429 feriti, con migliaia ancora intrappolati sotto le macerie degli edifici distrutti.
Venerdì, gli attacchi aerei e di artiglieria hanno continuato a colpire diverse aree e a massacrare civili.
L’esercito di occupazione israeliano ha continuato a bombardare case e ad attaccare cittadini in diverse aree di Gaza nelle ultime 24 ore.
Le forze di occupazione israeliane (IOF) hanno continuato la loro invasione di terra in tutta Rafah, tra bombardamenti aerei e di artiglieria e una diffusa carestia.
Un corpo senza vita è stato trasportato all’ospedale europeo di Khan Yunis dopo che un drone israeliano aveva preso di mira un gruppo di cittadini vicino al comune di Al-Shoka, a est di Rafah, a sud della Striscia di Gaza.
Diversi altri morti sono stati portati all’Ospedale Battista in seguito a un bombardamento dell’artiglieria israeliana che ha preso di mira diverse case nel quartiere di al-Shujaiya, a est della città di Gaza.
Due palestinesi sono stati uccisi da colpi di arma da fuoco israeliani a ovest del campo di al-Nuseirat.
Anche il coordinatore degli ospedali da campo a Gaza, il dottor Marwan Al-Hams, ha confermato che più di 11 cittadini sono stati uccisi e decine di altri sono rimasti feriti nelle ultime ore durante gli attacchi israeliani.
L’artiglieria israeliana ha bombardato anche a nord di al-Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza.
Due palestinesi sono stati uccisi e altri feriti in un attacco aereo israeliano sulla casa della famiglia Abu Hassanein in strada al-Bi’ah, a Deir Al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza.
Un aereo israeliano ha lanciato un attacco sulla via Omar al-Mukhtar, nella città di Gaza e ha bombardato la zona di al-Shakush, a ovest di Rafah.
Un palestinese è stato ucciso e altri sono rimasti feriti in un attacco aereo sulla casa della famiglia Abu Qaynis, a Deir Al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza.
Venerdì all’alba sono state segnalate diverse vittime nei nuovi attacchi israeliani al campo di al-Nuseirat.
Un bombardamento dell’artiglieria israeliana a sud-ovest di Khan Yunis ha provocato diverse vittime.
Lo storico e resistente quartiere al-Shuja’iya nel mirino di Israele.
Giovedì pomeriggio, l’esercito di occupazione ha effettuato un’incursione nel quartiere di al-Shuja’iya, a est della città di Gaza, tra violenti attacchi aerei e bombardamenti di artiglieria. I carri armati israeliani sono penetrati nel quartiere dal confine orientale di due assi: lo svincolo alla fine di via al-Nazzaz e l’area di Taqah. Ciò ha portato a numerosi morti nelle strade del quartiere.
Non è la prima volta che il quartiere di al-Shuja’iya è testimone di tali massacri: è stato testimone di pesanti attacchi dall’inizio dell’aggressione israeliana nella Striscia di Gaza, il 7 ottobre, oltre al il tristemente famoso massacro del quartiere durante l’aggressione del 2014, in cui 75 palestinesi furono uccisi in una scena sanguinosa la cui memoria è conservata fino ad oggi.
La storia del quartiere di al-Shuja’iya risale all’epoca ayyubide e conserva molte testimonianze storiche, come la Moschea Othman bin Affan, che fu costruita nel XIV secolo d.C.
Il quartiere di al-Shuja’iya è storicamente considerato una roccaforte della resistenza palestinese, poiché è stato testimone delle battaglie del 1967 e degli scontri della prima Intifada, dove Imad Akl ha sparò contro i soldati di occupazione.
A causa del suo ruolo pionieristico nella resistenza, il quartiere di al-Shuja’iya è stato sottoposto a numerosi massacri, bombardamenti e distruzioni israeliane, il più notevole dei quali è stata l’invasione da parte dell’esercito di occupazione nel 2003, con un attacco aereo contro i residenti, e con scontri armati tra combattenti della resistenza e soldati di occupazione, oltre a un altro massacro commesso dall’esercito di occupazione nel 2004.
Durante l’aggressione israeliana alla Striscia di Gaza, nel 2008-2009, il quartiere è stato sottoposto a violenti attacchi aerei. Tuttavia, l’evento più importante a cui il quartiere ha assistito è stato il rapimento del soldato israeliano “Shaul Aron” da parte delle Brigate Qassam, nella battaglia di Al-Asif Al-Makoul, nel 2014, dove 15 soldati invasori furono uccisi in un’imboscata.
Il quartiere ha dato i natali a numerosi leader della resistenza martiri, in particolare il comandante militare delle Brigate Al-Qassam, Ahmed Al-Jaabari, nato nel quartiere e ucciso nel 2012; a Bahaa Abu Al-Atta, uno dei leader delle Brigate Al-Quds, ucciso nel quartiere nel 2019 insieme ad alcuni membri della sua famiglia, e ai due fratelli Nidal e Wissam Farhat.
Oggi, l’esercito di occupazione sta esercitando la sua brutale vendetta contro il quartiere di al-Shuja’iya e i suoi residenti intensificando le incursioni, commettendo massacri e demolendo case.
(Fonti: Quds Press, Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza; Euro-Med monitor; credits foto e video: Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza e singoli autori).
Per i precedenti aggiornamenti:
https://www.infopal.it/category/operazione-spade-di-ferro-genocidio-a-gaza
https://www.infopal.it/category/ciclone-al-aqsa
https://www.infopal.it/category/palestina-media-e-geopolitica-approfondimenti-e-analisi
28/6/2024 https://www.infopal.it
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